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BATISTUTA: "VORREI TORNARE ALLA FIORENTINA MA NON DIPENDE DA ME. JOVIC..."

di Redazione FV
Fonte: Dall'inviato Lorenzo Marucci

Gabriel Batistuta si sta concedendo una lunga permanenza a Firenze, tra partite di padel e cene con i vecchi compagni, ma oggi è ospite del Festival di Trento dove tra gli altri lo ha intercettato Radio Firenzeviola: "Io son sempre stato un calciatore, da quando ho iniziato a giocare sento il calciatore dentro di me. Sono sempre stato calciatore, ho fatto il calciatore e morirò calciatore... Non penso di essere ricordato per altro".

Sogna una chiamata della Fiorentina? "Lo sanno tutti, ma quasi son stanco di ripeterlo. Io arrivo fino a un certo punto, fino al desiderio di poter contribuire al progetto per una cosa che mi sembra bella, ma poi c'è anche l'altra parte".

Si aspettava di più dalla Fiorentina? Sempre uno si aspetta di più, almeno io sono fatto così. Sempre si può dare di più

Può essere l'anno buono per lo Scudetto della Roma? "Sono trascorse 5-6 giornate, può essere l'anno buono per la Roma, per l'Inter, per il Milan. Il campionato italiano può avere tante pretendenti, staremo a vedere chi coglierà l'occasione".

Come vede l'Argentina in vista del Mondiale? "La vedo bene. Non vuol dire niente, ma la vedo bene".

Rivedi un tuo erede in campo? "Io sono stato io, il giochino dei paragoni non mi piace. Ognuno deve essere sé stesso, mi godo i gol che fanno gli altri".

Jovic si è visto poco, come lo giudichi? "Non lo so, non è una domanda a cui so rispondere. Per ora si è visto poco".

Dal palco del Festival dello Sport Batistuta ha poi ribadito il concetto: "Io mi sento pronto per fare il dirigente, ho studiato per questo e mi sto aggiornando. Le società hanno bisogno di ex che sappiano trasmettere ai giocatori cosa rappresenta e significa quella maglia. Io alla Fiorentina? Sarebbe un sogno lavorare lì. L'Inter infatti aveva Facchetti e ora ha Zanetti come faro, il Milan ha Maldini. La Fiorentina è casa mia, quindi vediamo... Io aspetto buone opportunità".