BEATA ABBONDANZA
Forse non ci credeva neppure Montella di vedersi spuntare improvvisamente sul terreno di gioco del centro sportivo tutti quei giocatori che fino a poche ore fa avevano riempito l'infermeria. Tra ritorni in campo a data da destinarsi e svariati acciacchi fisici infatti, la Fiorentina aveva iniziato la settimana post-Inter come peggio non si potesse, con già un infortunio pesante sulle spalle (quello di Savic) e tre stop inattesi tutti da valutare (Gonzalo, Cuadrado e Vargas). Che però il vento avesse iniziato, per una volta, a tirare in direzione dei viola, lo si era già avvertito nei giorni scorsi, a partire da mercoledì quando il centrale montenegrino era stato miracolosamente convocato per la trasferta in Danimarca ed il giorno dopo aveva pure giocato titolare.
Stesso discorso per Cuadrado e Gonzalo, due pedine a dir poco fondamentali nello scacchiere di Montella, recuperati in un tempo lampo e pronti a partire dal 1' a Parma assieme a Vargas, che dopo l'operazione al IV metacarpo potrà regolarmente giocare, munito di uno speciale tutore. In mezzo a tutti questi rientri, anche quello (atteso da tempo soprattutto dall'aeroplanino) di Massimo Ambrosini, tenuto a riposo giovedì e carico come non mai per la corsa Champions che tornerà nel vivo alle 19:00 di domani, dove tra i protagonisti rivedremo di certo anche Borja Valero, al rientro dalla squalifica in campionato. Un'abbondanza praticamente totale ed insperata che in poco più di 48 ore ha restituito a Montella una rosa di fatto intera, con la ''sola'' eccezione di Giuseppe Rossi, ancora fermo ai box a New York ma atteso a Firenze tra meno di un mese per riprendere il lavoro sul campo, e del lungodegente Hegazy. Pare davvero incredibile avere una squadra finalmente completa, quando ormai tre quinti del campionato se ne sono quasi andati.