BEATA QUALITÀ
Strabocca di qualità la Fiorentina che va nascendo. E a rivedere quanto accaduto nella seconda uscita stagionale, la prima amichevole dopo il lavoro sulle Dolomiti, c'è di che stropicciarsi gli occhi. Chi teme che le giocate della scorsa stagione possano restare confinate in un'annata sporadica può stare tranquillo, basta giudicare le disponibilità offerte a Montella per rendersi conto che c'è davvero l'imbarazzo della scelta.
Soltanto in attacco, dall'amichveole di ieri, si è già capito che sarà difficile fare a meno di Ljiaic, posto che Cuadrado ancora non poteva giocare, che Rossi e Gomez sembrano fin da ora intoccabili, ma che anche Joaquìn saprà di certo ritagliarsi i propri spazi. Il tutto senza tralasciare le buone indicazioni fornite da Iakovenko e un Wolski ancora tutto da scoprire. Poco cambia anche in mezzo al campo, dove Ambrosini, Vecino e Bakic rappresentano fin da ore validissime alternative al terzetto titolare composto da Pizarro, Borja Valero e Aquilani, ferma restando la presenza dello stesso Mati Fernandez.
E anche in difesa, le sorprese potrebbero non mancare. Alonso continua a fornire interessanti dettagli su quanto potrà fare sulla corsia sinistra, mentre Compper è comunque destinato a crescere nelle gerarchie che per forza di cose vedono Gonzalo Rodriguez e Savic in vantaggio sugli altri. Apprezzabilissimo, infine, il dualismo a destra tra Tomovic e Roncaglia (e ci sarà semmai da piazzare Cassani altrove) così come il giovane Hegazy a completare un reparto che, col mercato, potrebbe comunque arricchirsi da qui al due di settembre.