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BELOTTI, LA CORTE DEL COMO E IL SUMMIT CON LA FIORENTINA. A ROMA CON UN FUTURO DA SCRIVERE

di Ludovico Mauro

Non è stato il bomber che serviva nella seconda metà di stagione, condita solo da quattro gol in sei mesi. Ma Andrea Belotti, probabilmente per il prezioso - ed apprezzato - lavoro sporco in mezzo ai difensori, ha strappato più di una volta gli applausi del pubblico del Franchi nella sua esperienza alla Fiorentina. Un'avventura nata a gennaio e terminata probabilmente lo scorso 2 giugno con la doppietta - purtroppo inutile - in Atalanta-Fiorentina. 

Summit in agenda
Probabilmente, dicevamo. Sì, perché è notizia di qualche ora fa l’incontro in programma tra l’entourage dell'attaccante e la dirigenza viola, che non ha ancora deciso se privarsi o meno dal Gallo. Poco più di una settimana fa il ds Daniele Pradè prometteva alla piazza di essere in cerca di un grande centravanti, casting già iniziato. Ma incassata tale volontà, a quanto pare, nei piani alti del Viola Park rimane comunque voglia di approfondire maggiormente la questione Belotti, che per i dirigenti di Commisso potrebbe essere una figura da tenere in organico sia per esperienza che per proseguire insieme un percorso avviato sei mesi fa.

La corte del Como
Belotti rientrerà alla Roma come da naturale scadenza del prestito alla Fiorentina, e sul suo conto si è mosso il Como, con Fabregas che ha già avuto un contatto col giocatore al fine di illustrargli il progetto di una società neopromossa ma che si sta approcciando al mercato con grande voglia. Il Gallo ha passato in viola una tappa non certo indimenticabile a livello realizzativo ma comunque proficua, quantomeno ritrovando dopo anni un minutaggio elevato, e trovandosi bene con una piazza che non l’ha mai martoriato di fischi. Il suo accordo con la Roma è in scadenza a giugno 2025, dunque con un solo anno di contratto, fattori che in vista dell’annunciato summit agente-Fiorentina possono incidere circa una eventuale permanenza del Gallo a Firenze.