BENASSI IN VETRINA, OK DODÒ E IKONÈ, CABRAL DA RIVEDERE
Quattro reti, qualche ulteriore indicazione positiva ma soprattutto un 4231 che resta il modulo prescelto. La Fiorentina che torna in campo ad Arezzo dopo un paio di settimane di vacanze non è poi così diversa dall’ultima vista in campionato, in fondo se i singoli sono inevitabilmente diversi la disposizione tattica è quella scelta negli ultimi mesi. Italiano riparte da due mediani davanti alla difesa che inizialmente sono i giovani Bianco e Amatucci, ma è soprattutto il tridente a mettersi in mostra in virtù di una vena realizzativa che Benassi non pare aver perso.
Il centrocampista rimasto praticamente fuori rosa da inizio stagione è assoluto protagonista del primo tempo con una tripletta che racchiude tutto il repertorio e che rappresenta l'aspetto migliore in ottica mercato (lo stesso ds Pradè, nel dopo gara, conferma l'addio a gennaio) mentre a togliere qualsiasi speranza all’Arezzo, almeno nella prima frazione, ci pensa Terracciano che si fa trovare sempre pronto.
Così prima ancora di una ripresa dove Gollini ingaggia un bel duello con l’attaccante avversario Convitto (che alla fine trova comunque il gol della bandiera) e nella quale è il giovane Biagetti a firmare l'ultimo gol, restano da valutare una prova un po’ troppo anonima di Cabral a raccontare le difficoltà dell’attacco e i buoni ingressi di Dodò e Ikonè a completare le indicazioni della prima amichevole dopo lo stop del campionato.
Un primo passo verso il ritorno alle sfide che contano, all’interno di una gara più che utile a testare testa e gambe di chi è tornato a lavorare al centro sportivo da appena tre giorni.