BENEVENTO-FIORENTINA, Sfida salvezza nei numeri
Fonte: Alessandro Di Nardo
Fiorentina e Benevento si ritrovano di fronte per la quarta volta in Serie A: il bilancio è di 2 vittorie viola ed un pari. Il precedente più famoso è senz’altro il match dell’11 marzo 2018 quando, a una settimana dalla scomparsa di Davide Astori, al Franchi andò in scena un match dai forti connotati emotivi nel ricordo del capitano viola; di quella partita si ricorda soprattutto la grande commozione di giocatori e tifosi e l’iconica esultanza di Victor Hugo dopo il gol che decise l’incontro. L’unico precedente al Vigorito vide la Fiorentina imporsi per 3-0 (reti di Benassi, Babacar e Therueau su rigore).
I NUMERI DEI VIOLA: La gara di andata del Franchi (vittoria del Benevento grazie al gol di Improta) segnò l'inizio del Prandelli-bis sulla panchina viola: ad un girone di distanza, il bottino racimolato dal tecnico di Orzinuovi è piuttosto misero: con Prandelli in panchina la Fiorentina ha vinto solo 4 delle 19 gare di Serie A, con una percentuale di successo (il 21%) di gran lunga inferiore a quella tenuta durante la sua prima esperienza fiorentina (50.5%, 96 vittorie su 190 partite). Il rocambolesco pari in casa col Parma e la concomitante sconfitta del Torino a Crotone hanno fatto sì che i viola ampliassero il margine di sicurezza sulla zona retrocessione (+6 punti sul Toro, che ha comunque due gare da recuperare, +4 sul Cagliari quartultimo). A Benevento, la Fiorentina cercherà di invertire il pessimo trend fuori casa (1 punto conquistato nelle ultime 5 trasferte). C’è un altro trend che non fa dormire sonni tranquilli ai tifosi viola: negli ultimi 14 incontri di Serie A disputati contro squadre neopromosse i viola hanno vinto solo 3 volte (per il resto 4 pareggi e 7 sconfitte), numeri preoccupanti se si aggiunge il fatto che quello di Benevento risulta ad oggi un vero e proprio scontro-diretto per la salvezza. Prandelli per la trasferta campana tenta di recuperare Gaetano Castrovilli, un rientro che sarebbe importante visto che il numero 10 è l’unico centrocampista ad aver segnato più di una rete (per lui 5 gol e 2 assist); nonostante i 3 gol rifilati al Parma nel 3-3 di domenica, il problema più grande dei gigliati rimane l’efficacia offensiva: se si esclude Vlahovic (9 reti) il solo Castrovilli ha segnato più del resto degli attaccanti e di tutti i centrocampisti, dietro di lui a quota 3 c’è un difensore, Nikola Milenkovic.
L’AVVERSARIO: L’andamento del Benevento in questa prima metà di stagione è piuttosto ondivago: dopo un’annata record in B, la squadra di Filippo Inzaghi ha avuto parecchi problemi nell’approcciare alla massima serie; il punto di svolta è stato proprio il successo esterno del Franchi, con i giallorossi che da lì hanno infilato una striscia di 12 punti in 8 partite, chiudendo il 2020 stabilmente nella parte sinistra della classifica. Da gennaio in poi un vero e proprio crollo di risultati: nelle successive 10 partite i campani hanno collezionato 5 pareggi e 5 sconfitte, con la vittoria per gli “stregoni” manca da più di due mesi (in casa i giallorossi non vincono addirittura dal 20 dicembre). I ragazzi di Inzaghi hanno sperperato il buon margine accumulato sulla zona rossa ed adesso si ritrovano appaiati alla Fiorentina, a quota 26 punti. In questa prima parte di stagione la squadra di Inzaghi ha modificato il suo modo di giocare, abbassando il baricentro e concedendo quasi sempre il pallino del gioco agli avversari: il Benevento è infatti la squadra che tiene meno palla in Serie A (media di 20 minuti e 18 secondi di possesso a partita) e nemmeno la soluzione del doppio-play (da quando il tecnico ha recuperato Nicolas Viola, spesso affianca il capitano giallorosso ad un altro costruttore di gioco come Pasquale Schiattarella) è servita ad aumentare la mole del possesso. Oltre che dalla situazione di classifica, giallorossi e viola sono anche accomunati dai problemi in avanti: nelle ultime 10 partite il Benevento è andato a segno solo in 7 occasioni ed i campani si presentano alla sfida di sabato col secondo peggior attacco della serie A (26 reti fatte, peggio solo il Parma con 23). Mancano, anche in questo caso, le reti degli attaccanti: il miglior realizzatore della squadra di Inzaghi è a Gianluca Caprari con 5 reti, dietro Lapadula (a 4) e poi il vuoto. Inzaghi può comunque contare su una squadra che conosce bene e con chiari punti di forza, uno dei quali è rappresentato da Lorenzo Montipò, portiere che, insieme tra gli altri anche a Dragowski, non ha ancora saltato un minuto in campionato. Davanti al numero 1 giallorosso ci sarà il capitano, Kamil Glik, anche lui uno stakanovista in stagione (solo 123 minuti saltati, titolare in 25 occasioni su 26, l’unica partita saltata per squalifica), mentre in attacco salgono le quotazioni di Adolfo Gaich, promettente attaccante argentino soprannominato “el Tanque” per lo strapotere fisico, in rete al debutto da titolare nella gara di settimana scorsa contro lo Spezia.
EX DELL’INCONTRO: L’ex di turno in casa viola sarà Lorenzo Venuti, che col Benevento (stagione 2017-18) debuttò in serie A dopo un ottimo campionato in B l’anno precedente. Sarà assente per squalifica invece Bryan Dabo, centrocampista in prestito al Benevento ma di proprietà della Fiorentina, 56 presenze e 2 reti in viola.