BENZEMA, Storia di un Predestinato
Prédestiné. La stampa francese ha da sempre eletto Karim Benzema quale Figlio delle Stelle. Perché se a 17 e 18 anni guidi le rispettive nazionali giovanili ai titoli continentali a suon di gol, se esordisci con magie e gol in Ligue 1 e Champions e fai lo stesso nella Nazionale francese a 19 anni, o hai una fortuna incredibile o il firmamento del calcio ha trovato un Astro nascente con la A maiuscola.
Tra i grandi del Lione tutto inizia con un sombrero ad un avversario ed un filtrante per il compagno, dopo che i tifosi dell'OL si erano chiesti, prima del suo ingresso in campo allo scadere, chi fosse quel ragazzino con un accenno di pizzetto e lo sguardo sveglio.
"E' il mio erede" dice Trezeguet. "Ha uno stile di gioco che mi piace molto" dice Kakà. Bum! Il cecchino della Francia ed il Pallone d'Oro eleggono il piccolo-grande Karim a prossimo incontrastato dominatore delle aree avversarie, uno degli otto "fratelli Benzema", tutti giovani franco-algerini con gli occhi sognanti, cresciuti in una delle tante banlieu transalpine.
E lui, col suo dribbling ubriacante, con il suo passo felpato, con le sue braccia allargate dopo ogni rete gonfiata, continua a stupire. 47 reti in 103 gare con l'OL, più assist a frotte, convocazioni su convocazioni in nazionale e offerte multimilionarie dall'estero, Italia compresa. Dainelli e Kroldrup sono avvertiti: arriva il Predestinato.