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BEPPE PARTE DALLE CERTEZZE: PRIMO, NON PRENDERLE

di Andrea Giannattasio

La quota 30 punti raggiunta dalla Fiorentina a Udine - ultima partita dei viola prima dello stop al campionato - non ha permesso alla squadra di Iachini soltanto di guardare con maggiore ottimismo all’ultima parte di stagione, dove Pezzella e compagni da lunedì 22 in poi saranno chiamati di fatto a fare il minimo indispensabile per centrare la fatidica quota 40 punti che equivarrebbe alla salvezza ma ha dato anche la possibilità di analizzare quanto di buono fatto nella prima parte di esperienza dal tecnico ascolano, chiamato a guidare un Viola sull’orlo del precipizio e adesso pronto ad affrontare un rush finale di stagione assolutamente anomalo. 

In particolare a risaltare sono i numeri collezionati nella da gennaio a marzo dalla difesa della Fiorentina, che ha visto un netto miglioramento nelle prestazioni dall’arrivo del nuovo allenatore, chiamato a giocarsi la conferma negli ultimi dodici turni di campionato: da Dragowski in su - limitandoci ad analizzare le sfide di Serie A - il reparto arretrato ha subito 8 gol in 9 partite giocate, ovvero una media di 0,89 reti a gara. Uno score decisamente più redditizio rispetto a quello inanellato dalla retroguardia sotto la gestione Montella, che nelle prime 17 giornate di campionato viaggiava a una media di 1,65 reti incassate ogni 90’ (le reti subìte erano infatti 28): quasi il doppio. Un dato essenziale dal quale ripartite, in attesa di capire se pronti-via sarà disponibile un perno imprescindibile come Caceres, che solo da lunedì ha ripreso a lavorare assieme ai compagni e che all’inizio potrebbe essere sostituito da Igor.

La cosa che avvalora maggiormente questa statistica è il dato relativo ai clean sheet: con lo 0-0 di Udine dello scorso 8 marzo, la Viola versione Iachini è riuscita per la quarta volta a mantenere la propria porta inviolata sotto la gestione del marchigiano (le altre partite erano state Fiorentina-Spal 1-0, Napoli-Fiorentina 0-2 e Fiorentina-Genoa 0-0). Ovvero un dato migliore di quello che in 17 giornate (quindi in un lasso di tempo molto più ampio) era riuscita a fare la Fiorentina di Montella, ovvero tre (Fiorentina-Juventus 0-0, Fiorentina-Udinese 1-0 e Brescia-Fiorentina 0-0). Un miglioramento evidente, dunque, che trova conferma anche nella media punti a partita: appena 1 con l’Aeroplanino, ben 1,4 con Iachini. La marcia verso la salvezza passerà ancora una volta dalla retroguardia. Così come la conferma di Beppe in sella alla panchina viola.