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BERNA E ASTORI IN NAZIONALE. VECINO FIRMA FINO AL 2021. MA SOUSA HA CAPITO LE NOVITA?

di Enzo Bucchioni

Non succede tutti i giorni di battere la Lazio all’Olimpico (anzi) e allora questa è già una soddisfazione. E poi chiudere in bellezza un girone di ritorno di bruttezze lascia meno amaro in bocca. Non è tutto, Sousa finisce a 64 punti come l’ultimo Montella. A noi ce ne frega il giusto, lui forse ci teneva. Cala così il sipario sul campionato.

A noi di questa ultima partita frega invece il ritorno a un alto livello di forma di Bernardeschi che andrà in nazionale agli europei come vi avevamo anticipato qualche settimana fa. Con lui ci sarà pure Astori, uno dei difensori più continui della stagione. Auguri, la bandiera viola sarà ben rappresentata.

Tornando a noi, la vittoria con la Lazio regala un’altra grande prestazione di Vecino con doppietta incorporata e la Fiorentina ha fatto bene a prolungargli il contratto fino al 2021 con rinnovo dell’ingaggio che sarà da primo della classe. Ora se il Napoli insiste e lo vuole, venti milioni sono pochi. In caso contrario Vecino potrà diventare un punto fermo di questa squadra per molti anni ancora.

C’era da aspettarsi di più da Zarate? No. Lo conosciamo, è un attaccante particolare. Su Tello ho i soliti dubbi. Se è quello del primo tempo e lo vendono per tre milioni, potrebbe anche essere riscattato. Ma lo sa il ragazzo che le partite durano 90 minuti? E il dubbio mi rimane, forse non è l’ideale per il nostro campionato. Ma non è il solo.

Ho tanti altri dubbi dopo questa stagione del Grande Rimpianto. Finire al quinto posto, ancora in Europa League con o senza preliminari (in attesa di un favore della Juve), è un buon risultato, ma sull’annata pesano i troppi errori fatti prima e durante il campionato che hanno fatto perdere diversi punti. Non ci torno sopra, l’ho detto mille volte, ho elencato spesso anche in anticipo quello che la Fiorentina stava facendo di male e quello che è stato fatto di sbagliato. Spero solo che la società abbia capito.

Umilmente gli errori li hanno riconosciuti sia Adv che Cognigni, toccherà a loro risolverli dando una linea ferma alla società, programmando un mercato con le idee chiare, scegliendo gli uomini giusti. Questa è una squadra che ha ottime basi, risolvendo i problemi e correggendo le cose sbagliate, può riprovare a centrare la Champions perdurando la crisi delle milanesi sempre in attesa di un messia cinese.

Dicevo degli uomini giusti, Sousa potrebbe esserlo. Adopero il condizionale perché avendo fatto bene per cinque mesi e male per gli altri cinque, qualche dubbio mi resta.

Soprattutto ho in testa un grande interrogativo per il quale non trovo risposta: ma ha capito cosa gli hanno detto nella famosa riunione durata cinque ore, neanche fosse un vertice della Cia?

A me non sembra, ma potrei anche sbagliare. Nelle quattro conferenze stampa che ha tenuto dopo aver annunciato il rispetto del contratto e quindi la permanenza a Firenze, ha continuato a parlare sempre e solo di Cognigni come unico responsabile e rappresentante della società. Siccome Sousa conosce bene il calcio e sa ancora meglio come funzionano le cose, chi fa chi, e chi fa che cosa, non credo che se fosse al Real Madrid parlerebbe così tanto di Florentino Perez, l’alter ego di Cognigni. E Perez non se la prenda…

Allora come mai? Vuole un punto di riferimento o un parafulmine? Il punto di riferimento per lui, soprattutto in sede di mercato, dovrà essere il direttore sportivo che risponde al nome di Pradè che sta già lavorando per la prossima stagione. E allora perché non lo nomina mai? Non credo che Sousa sia tanto ingenuo da pensare che Cognigni faccia il mercato, vada a vedere i giocatori, a trattare con i procuratori. Questa posizione mi sfugge, ma forse è un limite mio.

L’importante è che Sousa rispetti i ruoli e dopo aver dato la sua lista per il mercato, attenda fiducioso e si metta in testa che il suo compito per l’anno prossimo sarà quello di allenare e far rendere al massimo il gruppo che la società gli metterà a disposizione. Nessuno gli chiederà di vincere lo scudetto, ma di fare meglio di quest’anno sicuro visto che la Fiorentina intende rinforzare la squadra e lui ha un anno di esperienza in più in Italia.

In attesa di capire cosa accadrà per il direttore sportivo, l’ultimo snodo fondamentale, sperando che i dubbi di qualcuno (Ddv?) vengano sciolti al più presto e Corvino si liberi dal Bologna, così ne sapremo di più. Soprattutto servono certezze, nel calcio le certezze sono tutto. Chissà perché mi viene in mente una barzelletta notissima che mischia sacro e profano (calcio). E mi perdonino, non voglio offendere nessuno.

La ricordate? Chi volete, chiedeva il centurione, Gesù o Barabba? E la folla: Barabba libero, Barabba libero, Barabba libero... Allora va bene, Barabba libero, ma se perdiamo sono caz…vostri. Non credo che alla Fiorentina decidano così…. Almeno lo spero