BERNARDESCHI UN LEADER NEL GELO, ASPETTANDO SPORTIELLO
Una sofferenza doppia: per la Fiorentina in campo e per gli eroici 7000 sugli spalti costretti a sfidare il freddo polare. La prima serata di Coppia Italia ha il lieto fine per la squadra di Sousa, ma che fatica. Non basta la superiorità numerica maturata nel primo tempo per via dell'espulsione di Radovanovic, ed escluse le occasioni di Zarate e Bernardeschi (traversa su punizione) nel primo tempo il Chievo sa mettere i brividi alla retroguardia viola.
La Fiorentina appare confusa, poco convinta e soprattutto il gioco mostrato con il Napoli sembra già dimenticato. Ne vien fuori un pareggio con il Chievo che, a un certo punto, preoccupava più per l'ulteriore dose di freddo da prendere durante i supplementari che non per altro. E se Kalinic, inevitabilmente, non è apparso cattivissimo sotto porta, tanto vale sottolineare come ancora una volta sia stato Bernardeschi a trascinare i compagni di squadra.
Certamente c'ha messo del suo anche Chiesa, ma considerando con occhio benevolo anche l'astuzia nel procurarsi il rigore in pieno recupero, è sempre più evidente come Berna sia diventato determinante per questa squadra. Con giocate e invenzioni, certo, ma anche con un carattere e una personalità che di nuovo ieri sera nessun altro mostrato. Quasi che il percorso di crescita fosse ormai praticamente completato e Bernardeschi diventato quel campione che tutti immaginavano.
Piaccia o meno resta sempre lui il volto più sorridente della Fiorentina, ancor di più in tempi in cui Kalinic deve decidere il suo futuro e mentre nel reparto portieri è destinato a vedere un nuovo arrivo. Quello Sportiello che a fine mercato fu a lungo seguito da Corvino (e in pochi gli avevano creduto mentre smentiva il tutto il giorno dopo la chiusura del mercato in sala stampa) adesso è di nuovo a un passo. Il prestito con diritto di riscatto sul prossimo anno e mezzo è pressochè fatto, il portiere atteso per le visite già nelle prossime 24/48 ore.
Un primo movimento da inserire nella programmazione a medio-lungo termine, con il ruolo di portiere destinato a cambiare nelle proprie gerarchie. Con Dragowski alle prese con l'infortunio, e Lezzerini destinato a un futuro tra Avellino o Vicenza, Sportiello potrebbe essere il dopo Tatarusanu, all'interno della preannunciata rivoluzione di giugno. In attesa che si sblocchi il fronte Kalinic, in entrata si muove anche il mercato. Da Bernardeschi a Sportiello, per ora, tanto vale consolarsi così a tre giorni dalla gara contro la Juve. Augurandosi che la Viola giochi assai diversamente da ieri sera.