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BIG MATCH

di Tommaso Loreto
Fonte: Dal nostro inviato in USA

Calcio estivo e per questo da prendere con le molle, ma alla mezzanotte di oggi la Fiorentina si ritrova di fronte i Gunners e il peso della loro storia. Da Febbre a 90 e una fase che “non supereremo mai” si passa attraverso il gol di Bati a Wembley per arrivare agli intrecci tra Montella ed Emery nel passato. Con lo spagnolo a Siviglia, e l’Aeroplanino a Firenze, non finì bene in Europa League, ma nemmeno quando Emery finì a Parigi, o Montella a Siviglia, andò meglio. A rendere tutto più complesso, oltre al valore di un poker inglese composto da Aubameyang, Ozil, Mkhitaryan e Lacazette, il caldo torrido di queste latitudini e l’umidità che va ben oltre il 70%.

Anche per questo Montella potrebbe riproporre la stessa squadra di Charlotte, considerato che deve ancora sciogliere i dubbi sulle condizioni di Chiesa e Milenkovic. I due sono arrivati meno freschi rispetto a Zurkowski e Terzic, dunque potrebbero pure rimandare al New Jersey l’esordio sul terreno di gioco. Visto il valore degli avversari difficile immaginare che l’undici titolare possa essere imbottito di giovani, più facile che con Ceccherini e Ranieri centrali ci sia Terzic a sinistra e Hancko a destra (una scelta figlia delle prove in allenamento e della probabile partenza di Venuti verso Lecce). Se in mezzo né Benassi né Castrovilli sono al meglio insieme a Cristoforo dovrebbero esserci Dabo e Zurkowski con la conferma del tridente che è partito titolare contro il Chivas composto da Sottil, Eysseric e Simeone (occhio però a Vlahovic che scalpita e sta molto bene)

Dal canto suo Montella professa serenità. “Mi fido dei direttori, Commisso vuole una squadra forte e sono convinto che verrà allestita una rosa all’altezza” ha detto Montella in conferenza stampa senza soffermarsi troppo sui nomi come nel caso di Llorente. Il mercato, da queste parti, è lontano tanto quanto l’Italia, ma l’arrivo di Barone (previsto in New Jersey dopo che la Fiorentina parteciperà a un evento nel Bronx, domenica 21 alle 12.30 locali) e di Pradè (che dovrebbe avvenire 48 ore più tardi) servirà anche per fare un punto sul tanto lavoro da svolgere da agosto in poi quando i colpi in entrata dovranno gioco forza susseguirsi.