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BIGICA, Fatta una buona mezz'ora. Duncan...

di Redazione FV
Fonte: dall'inviato Giulio Falciai

Si è da poco conclusa la sfida tra Fiorentina e Genoa valida per il campionato Primavera con il risultato di 4-0 per i rossoblù. L'allenatore dei viola Emiliano Bigica, ha parlato nel post partita alla stampa presente tra cui FirenzeViola.it. Queste le sue parole:

Oggi è arrivata una sconfitta pesante.
"Sì, ma a vedere il risultato può sembrare tutto negativo ed invece non è così. Il primo tempo lo abbiamo approcciato bene, abbiamo fatto una buona mezz'ora poi abbiamo pagato più del dovuto, come ci capita in questo periodo gli episodi, che avrebbero ammazzato chiunque nell'anima. Abbiamo cercato di ripartire provando a riagguantare il match, ma siamo stati penalizzati ancora una volta da un episodio e poi la gara è scivolata via vedendo però comunque un impegno da parte dei miei ragazzi ai quali non posso dire niente: sono cose che succedono, ogni anno c'è una partita del genere, ricordo più che altro due anni fa con il Milan in Coppa Italia, poi però a fine anno riuscimmo a fare una finale scudetto e una finale del torneo di Viareggio, quindi io sono abituato nelle cose positive e negative a tirare fuori qualcosa che ci permette di lavorare".

Come cataloghi questo blackout visto che il Genoa ha vinto qua con Under 15, Under 18 e Primavera?
"Avevo visto la gara dell'Under 18 ed anche lì fu una gara caratterizzata da episodi ed a mio avviso non meritava la squadra di perdere, mentre le altre partite non le ho viste. Il Genoa è sempre fastidioso da affrontare, sono squadre che hanno giocatori importanti uniti molto a grande concretezza e grande fisicità. Questo nei campionati giovanili fa sì che si tratti di squadre ostiche".

Si sarebbe aspettato una reazione diversa dai suoi ragazzi dopo il primo tempo chiuso sotto 3-0?
"Sì, ma purtroppo è stato un errore individuale e lì ci fai poco. Mi sarei aspettato un secondo tempo veemente, ma se dopo 1 minuto o 2 minuti prendi il 4-0 su un errore individuale oggettivo oggettivamente per chiunque sarebbe stata una botta incredibile. Veder scivolare il secondo tempo così non può portarmi a processare i miei ragazzi. Devo riuscire a far capire loro che questo è un campionato ancor più complicato dei due passati, che non ti aspetta e dove bisogna essere più concreti crescendo mentalmente il prima possibile per essere pronti per il campionato dei grandi".

Può essere un fattore negativo dover schierare per situazioni contingenti sempre una formazione differente?
"No perché bene o male lavoriamo tutti con le stesse idee di gioco. Ho, soprattutto a metà campo, tanti ragazzi validi e cerco di valutare anche in base alla settimana che fanno e quindi può capitare che la mia scelta sia diversa ogni volta. Questo è un aspetto che devo, dopo 7 partite, cominciare a valutare e capire quali sono quei ragazzi che possono darmi in questo momento di tornare alla vittoria che ci avrebbe oggi proiettato, contro un avversario diretto, più in alto in classifica. Purtroppo abbiamo perso, eravamo nella zona playoff, scivoleremo più in basso, ma sono sconfitte che ti aiutano a capire come fare di più e che si può fare di più".

Si aspettava di più da un classe '97 proveniente dalla Serie A come Rasmussen?
"Quando è venuto ha dato sempre il suo apporto, ci ha dato un po' di esperienza là dietro. Voglio rivedere i gol perché non li ricordo e voglio capire effettivamente quali sono stati gli errori individuali e quali gli errori di reparto. Sono ragazzi che accetto sempre ben volentieri e che si calano sempre bene nel nostro gruppo".

Ha notato un'involuzione da parte di Duncan rispetto al suo inizio?
"Penso che debba trovare la soluzione io affinché lui possa rendere di più. Non sto trovando l'alchimia giusta per farlo rendere come lui dovrebbe fare".

Un giudizio sul match di Fruck?
"Sono contento, ha fatto una buona partita, un buon primo tempo. L'ho tolto non perché fosse il peggiore in campo, ma perché sicuramente avrei dovuto farlo dopo ed ho provato a cambiare qualcosa, ma l'avevo visto bene quando è tornato dal suo problema dalla Croazia, si stava allenando bene, peccato che il suo debutto sia coinciso con una sconfitta".