BILANCIO AUSTRIACO
Sei gol presi, un Kalinic decisamente ritrovato e la sensazione che il modulo inaugurato in Austria - il 3-4-1-2 - sia uno schieramento sul quale la Fiorentina dovrà ancora lavorare molto. Si conclude con queste certezze la mini-tournée dei viola tra Bishofshofen e Zell am See, sette giorni nel corso dei quali Sousa ha avuto modo di lavorare intensamente con la sua squadra (concentrandosi soprattutto sul livello di condizione) attraverso la sperimentazione di idee tattiche sempre diverse ma che, a meno di due settimane dall’inizio del campionato, continuano a non regalare garanzie. O meglio, fanno capire piuttosto che la rosa a disposizione di Sousa - se mai ci fossero stati ancora dubbi - è ancora incompleta e alla ricerca di un modulo di gioco che le permetta di esprimersi al meglio.
Anche perché sin qui i quattro acquisti che sono arrivati in riva all’Arno erano stati previsti - nelle idee di Sousa ma soprattutto di Pantaleo Corvino - per una squadra costruita per giocare con il 4-3-3 o il 4-2-3-1, i moduli sui quali Sousa aveva avuto modo di lavorare a fondo nel ritiro di Moena prima di tornare all’apparente porto sicuro della difesa a tre, che nelle due sfide austriache contro Bayer Leverkusen e Schalke ha finito per portare in dote la bellezza di sei gol in 180’ di gioco. Una media non male sulla quale adesso sarà compito di Sousa riflettere, visto che la gara di Torino si avvicina e là dietro, in attesa delle sorprese del “Corvo”, continuano a non esserci alternative (se non l’acerbo Bagadur o un improbabile Gilberto adattato a centrale).
C’è anche però del buono che la Fiorentina si porta via dall’Austria ed è la sensazione che la squadra viola abbia ritrovato prima del previsto il suo cecchino implacabile là davanti, quel Nikola Kalinic al quale sono bastati 60’ scarsi di gioco per gonfiare la rete due volte rispettivamente contro la 3a e la 5a difesa dell’ultima Bundesliga: non male. Un pilastro da cui ripartire, nonostante le sempre più pressanti voci che si addensano sul conto del croato provenienti da Napoli. Sul conto del resto la società è stata più volte chiara: o arriva un’offerta irrinunciabile da 30-35 milioni o il giocatore resterà a Firenze. Quella che, del resto, sarebbe anche la volontà del giocatore stesso.