BIRAGHI, Abituato alle critiche. Questo è l'anno zero
Tra le notizie più lette di oggi quella riguardante la conferenza stampa di stamani di Cristiano Biraghi: l'esterno mancino ha parlato alla stampa del suo rapporto coi compagni e affrontato anche l'argomento della pressione dei tifosi e media, fornendo diversi spunti con le sue dichiarazioni.
Sul bilancio del ritiro di Moena: "Penso che siamo partiti bene, c'è grande entusiasmo attorno all'allenatore. I tifosi lo hanno chiamato anno zero, penso sia il termine esatto. Abbiamo un tecnico che ha portato entusiasmo ed idee nuove che ci fanno divertire. Come punto di partenza è importante. Poi saranno i risultati a parlare ma i presupposti per far bene ci sono. Io ho avuto un piccolo problema ma mi son fermato per precauzione".
Sul suo rapporto con Firenze e le critiche ricevute: "Questo è un discorso va avanti da anni, per tanti tifosi e per tanti giornalisti sono un cane da bastonare ma per me non è un problema. Ogni anno sono messo in discussione, quando arriva un giocatore che arriva nel mio ruolo si dice sempre che deve rubarmi il posto ma per me non è un problema. Ricordo quando Gerson e Pjaca erano stati etichettati male dai tifosi e dalla stampa: loro erano fortissimi ma hanno sofferto questa cosa. Se c'è uno da bastonare, preferisco essere io piuttosto che un giovane. Ormai ho raggiunto un equilibrio, sono contento con me stesso: fa parte del gioco e del nostro lavoro, devo dire che tante volte io sono stato giudicato anche in modo sbagliato perché anche quando le cose andavano bene se c'era da trovare il pelo nell'uovo ero io. Se il prezzo da pagare per fare la carriera che ho fatto sono le critiche, ci sto".
Clicca qui per la conferenza stampa integrale: BIRAGHI: "IO SONO UN CANE DA BASTONARE: VA BENE COSÌ, MI SACRIFICO. DUSAN? 100 ASSIST"