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BIRAGHI SORRIDE: CON IACHINI SI ALIMENTANO I SOGNI AZZURRI

di Dimitri Conti

Non solo Amrabat: nelle ultime settimane del Prandelli 2.0 anche Cristiano Biraghi aveva perso il posto nell'undici titolare tipo, ufficialmente a causa di un problemino fisico. Certo, lo stesso che però non gli ha evitato di rispondere affermativamente alla convocazione in Nazionale del ct Mancini. Abbandonando con immediatezza qualsiasi sospetto dietrologico, in attesa di versioni ufficiose o ufficiali se ve ne saranno, con la prima partita che stasera attende l'Italia nelle Qualificazioni Mondiali, e con un Europeo alle porte nella prossima estate, il ritorno di Iachini in panchina potrebbe regalargli una nuova luce, in ottica azzurra.

Ad oggi Biraghi difficilmente farà parte della spedizione italiana agli Europei. Nel ruolo di terzino sinistro in una difesa a quattro, infatti, Mancini può contare su interpreti di ottima caratura quali Emerson e Spinazzola, utili anche per sviluppare il gioco in un certo modo o nell'altro: essendo un mancino puro, il primo garantisce maggior ampiezza, mentre il secondo, destro naturale ma capace di usare molto bene anche l'altro piede, paradossalmente offre persino un ventaglio più ampio. Essendo in forza rispettivamente a Chelsea e Roma, le occasioni per ben figurare certo non mancano loro. Servirà un'impresa per schiodarli da lì, se fossero entrambi pienamente disponibili.

Però Biraghi avrà comunque la sua occasione di provare a emergere, rappresentata da queste ultime dieci partite di campionato rimanenti. Nelle prime sette sfide di questo campionato con Iachini, il laterale mancino viola ha saltato solamente 2 minuti nel finale della prima, ed è risultato sempre un primo attore nello sviluppo del gioco iachiniano, che prevede un coinvolgimento costante dei due esterni. Tra i migliori dell'avvio, Biraghi nelle 7 partite con il tecnico rientrante ha messo a segno 1 gol e 3 assist, un bottino niente male. Solo da un ritorno su un livello tale di prestazioni possono passare ambizioni e velleità di Biraghi nell'indossare anche in futuro la maglia della Nazionale di Mancini, della quale invece sembrava un punto fermo in origine.