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BIRAGHI VUOL PRENDERSI LA FASCIA (IN TUTTI I SENSI)

di Niccolò Santi

Cristiano Biraghi vuol prendersi la fascia. In tutti i sensi. La stagione 2021-22 per il terzino di Cernusco sul Naviglio è iniziata nel migliore dei modi, cioè figurando più di una volta, nelle amichevoli sinora disputate, come capitano della Fiorentina in assenza di German Pezzella, rientrato a Firenze con un po' di (meritato) ritardo dopo l'impegno vincente con la sua Argentina in Coppa America. E' partita bene, dicevamo, la nuova annata del classe '92 in maglia viola, ma non solo sul campo: anche a parole.

Il giocatore ha manifestato durante il ritiro di Moena una rinnovata predisposizione alla leadership, rilasciando dichiarazioni sincere e apprezzabili anche sul suo rapporto con Firenze: "Devo dire che tante volte sono stato giudicato in modo sbagliato perché anche quando le cose andavano bene se c'era da trovare il pelo nell'uovo ero io, ma ormai ho raggiunto un equilibrio, sono contento con me stesso. Se il prezzo da pagare per fare la carriera che ho fatto sono le critiche, ci sto. Alla fine conta solo la maglia viola: la Fiorentina non merita la classifica degli ultimi anni, un club così - tra i primi 5-6 in Italia - non deve soffrire tanto: non è giusto vedere salvezze all'ultimo, cambi di allenatori ed altro".

I giudizi poi verranno inevitabilmente dalla fascia sinistra, dove l'ex Inter ha intenzione di affermarsi per puntare, magari, al Mondiale in Qatar del prossimo anno. Ricordiamo, infatti, che assieme a Spinazzola ed Emerson Palmieri c'era lui tra i preconvocati dell'Europeo nel ruolo di terzino sinistro. Chiosa sulla fascia, stavolta di capitano, che non è da escludere possa davvero finire sul suo braccio nel momento in cui dovesse arrivare l'eventuale cessione di Pezzella, il quale come sappiamo è una delle pedine al centro delle voci di mercato. Per adesso Biraghi è il suo vice. Poi si vedrà.