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BLEKI MEGLIO IN PATRIA CHE IN VIOLA. OCCHIO A JUVE E INTER

di Dimitri Conti

Da un po' di tempo a questa parte le prestazioni di Nikola Milenkovic con la maglia della Fiorentina sembrano aver subito un peggioramento, con il difensore serbo classe '97 che è sembrato tra gli uomini meno a suo agio all'interno di un reparto arretrato che, a prescindere dalle prestazioni dei singoli, ha concesso troppe reti al passivo in questi primi mesi del 2019. E dopo un inizio più che buono, a conferma delle piacevoli sensazioni lasciate già dopo la seconda parte della scorsa stagione, anche Milenkovic è sembrato travolto da momenti di difficoltà nella lettura di certe situazioni, al pari di molti altri compagni, persino più esperti e rodati di lui.

Ciononostante Bleki, soprannome serbo con il quale è conosciuto e spesso chiamato (in italiano traducibile come "moretto", ndr) da amici e compagni, rimane un elemento fondamentale per il suo ct Krstajic, che non ha voluto privarsi di una colonna della sua difesa - nella quale, è bene evidenziarlo, gioca però da difensore centrale e non da terzino - nella sfida amichevole in casa della Germania dalla quale la Serbia è uscita con un ottimo pareggio. E dalla quale Milenkovic ha potuto trovare conforto personale, con una prestazione ben diversa rispetto alle brutte ultime uscite in maglia viola.

Che non stanno comunque, va specificato, minimamente intaccando i tanti interessi di mercato che si sono accesi sul suo conto nel corso degli ultimi mesi. Oltre infatti alle sirene spagnole dell'Atletico Madrid, il cui suono si è già cominciato a sentire nel corso della passata estate con la Fiorentina che ha rispedito al mittente una proposta multi-milionaria, secondo quanto risulta a FirenzeViola.it, Milenkovic è seguito con grandissimo interesse anche in Italia. Come nel caso di Chiesa, sono Juventus ed Inter le due squadre che in questo momento stanno mostrando maggior gradimento nei confronti di un ipotetico acquisto del giocatore. Milenkovic, tra l'altro, era stato già seguito dalla Juve quando ancora era nel Partizan, prima di vestire proprio la maglia della Fiorentina.