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BOL-FIO, Le pagelle, assolo di Mutu, dov'è Montolivo?

di Marco Conterio

FREY 6.5 - Si dice che l'area piccola sia proprietà privata dei portieri. Stavolta no: il vigilantes di turno, Comotto, ha lasciato solo Osvaldo, libero di insaccare. Deo gratias che nega il raddoppio all'ex viola a metà primo tempo, la ripresa sono quarantacinque minuti di permesso dal lavoro. Incolpevole.

COMOTTO 4.5 - Ebouè? De Silvestri? Oppure Cicinho? Serve qualcosa dal mercato, sull'out destro della difesa. In difficoltà, spesso se non sempre. Fatica nei cross, tentenna nella spinta, l'esordio in campionato è un gol impacchettato ed infiocchettato con dedica ad Osvaldo. Urgono rinforzi.

GAMBERINI 6.5 - Il migliore della retroguardia viola. Contiene le avanzate felsinee con esperienza e caparbietà, anche se l'arsenale del Bologna si esaurisce dopo l'1-0 firmato Osvaldo. E quando l'ex viola prova ad inserirsi nelle sue zone, rimedia ad un erroretto d'appoggio con una chiusura da centrale d'altri tempi. The wall.

DAINELLI 6 - Sportellate a non finire, qualche preziosa chiusura, qualche marchio di fabbrica, leggi lancio lungo, di troppo. Però dietro è comunque stabile e sicuro, tanto basta per rintuzzare gli attacchi rossoblù fino al 90'. Sufficiente.

PASQUAL 5.5 - La spinta dal motorino mancino viola arriva solo a sprazzi. Fatica contro Bombardini, soffre quando i felsinei arrivano come frecce dalla sua. Leit motive che si ripete anche nella ripresa: i terzini, ancora, funziano poco in casa Fiorentina. Al piccolo trotto.

dal 30'st JORGENSEN s.v.

DONADEL 5.5 - Il Bologna è in superiorità non solo numerica, ma anche di energie. Guana, Mingazzini e Tedesco sembrano i Tre Moschettieri al cospetto della timida guardia reale. Ci prova, il biondo di Conegliano, ad interromperne le geometrie nel primo tempo, dipingendo sfocati tratti offensivi, sfiorando un gol dalla distanza, offrendo il solito generoso appoggio. Guai a chi rimpiange Felipe Melo, il vero Donadel è un altro. Però... Affaticato(re).

MONTOLIVO 4.5 - Siamo alle solite. Una pagella facile da ricordare quanto l'Infinito di Leopardi: non incide e non decide, non spinge e non convince, crea poco e nulla, si limita a qualche passaggio ad effetto che raccoglie applausi solo dai tifosi. Del Bologna. Cercasi Montolivo.

MARCHIONNI 5.5 - Sulla destra sembra a lunghi tratti un Robinson Crusoe, ignorato dalla lenta manovra gigliata e non considerato quando spazi e varchi potrebbero aprirsi. Quando ci prova, però, il risultato è palla al Bologna e tanti saluti alla fame di gol dei viola, nella prima frazione. Nella ripresa invece spinge un po' di più. In rodaggio.

dal 42'st GOBBI s.v.

JOVETIC 5 - Titolare a sorpresa, balletta e sgambetta come un forsennato. Niente assoli, stavolta, il problema è che la Fiorentina di oggi è tutt'altro che un gospel rodato: fatica tra le linee, in difficoltà quando deve puntare l'uomo. Pato, ancora, è tutta un'altra cosa.

dal 1'st MUTU 7 - Lisbona è stata un disastro. Bologna, passaggi e tocchi decisivi alla mano, rischiava di essere una nuova Caporetto. Solo che, quando si è Fenomeno, il coniglio dal cilindro esce quando meno gli altri se lo aspettano. Una bordata, di rabbia e cattiveria. Insostituibile (quando è in palla).

VARGAS 6 - A Lisbona aveva convinto, a Bologna un po' meno. Sufficiente ma non straripante, dalla sua arrivano cross invitanti che trovano però solo ospiti indesiderati a strisce rossoblù. Nella ripresa, più spinta, più rabbia, più fisico, soprattutto quando esce Raggi. Da terzino se la cava, senza intoppi. Un nuovo Vargas.

GILARDINO 6.5 - Guizzi e spunti nella muraglia rossoblù, tutta fisico e grinta. Viviano mette la manona, alla faccia dei brividi da ex, su due conclusioni ravvicinate nel primo tempo. Nessun gol per inaugurare l'annata, ma i movimenti, se accompagnati anche dalla trequarti, rischiano di essere letali per le difese delle avversarie che verranno. Murato.

PRANDELLI 5.5 - Scelta tecnica. Per questo preferisce Jovetic a Mutu. Non che il rumeno abbia deliziato e stupito in quanto a giocate, il gol è frutto del suo innato talento, quello che fa storcere il naso è una squadra che gira a fatica, che accelera a sprazzi, che crea occasioni su verticalizzazioni alte e che non allarga con tempismo contro un Bologna con un solo esterno per parte. Va rivista, questa squadra. Lo spettacolo, per i caldi infernali d'agosto, può attendere. I risultati no, però.