BOLATTI IN BRASILE, Boa sorte...Gringo!
E così, il Gringo se ne va. E' durata 12 mesi l'avventura fiorentina di Mario Ariel Bolatti, pronto per una nuova maglia e un nuovo campionato, quello brasiliano. Forse (ci auguriamo per lui) con più soddisfazioni. Arrivato a Firenze con la nomea di 'salvatore della patria', per quella rete che regalò il Mondiale alla Nazionale Albiceleste durante le qualificazioni, Mario non ha mai impressionato in positivo. Oppure non ha mai avuto l'occasione di dimostrare il suo reale valore. Ma prima con Prandelli, poi con Mihajlovic, Bolatti è rimasto il più delle volte in panchina. A guardare i suoi compagni giocare. E quando è stato chiamato in causa non ha regalato di certo sorrisi. In fondo il campionato argentino è assai diverso da quello italiano. Anche se i fenomeni si comporterebbero da tali in qualunque campionato. Poco importa alla causa viola. L'aspetto da non sottovalutare, invece, riguarda altri fronti. Ovvero quelli societari. E' un dato di fatto che le cessioni di Bolatti e Felipe rappresentino una bocciatura allo scorso mercato di riparazione. Arrivati entrambi per rinforzare la rosa (che ancora viaggiava sui tre fronti), i due 'rinforzi' non hanno offerto quel contributo che tutti si aspettavano. Felipe avrà l'opportunità di rilanciarsi al Cesena, per poi tornare, forse, da giocatore nuovo a Firenze (intanto ha cambiato il nome sulla maglia). L'argentino chiude definitivamente il suo rapporto con i colori viola. E a lui va comunque il nostro saluto per un buon proseguimento di carriera. Boa Sorte, Gringo!
LEGGI ANCHE
UFFICIALE, L'Internacional annuncia Bolatti
BOLATTI a FV, "Vado via" ma la società smentisce