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BONAVENTURA LEADER TOTALE. ARTHUR FARO IN MEDIANA. KAYODE LA SORPRESA PIU' BELLA

di Pietro Lazzerini

TERRACCIANO - Nel primo tempo gli sale un brivido lungo la schiena solo sul tiro di Badelj. Subisce gol al primo tiro in porta. Buona parata sul colpo di testa di Retegui.  6 

KAYODE - Parte timido ma ordinato. Poi sale di giri e strappa applausi per la sicurezza espressa sia in fase difensiva che in fase offensiva. Senza dubbio una delle migliori sorprese di questa prima partita ufficiale. Nella ripresa, dopo aver sbagliato ad alzarsi in ritarso sul 1-4 del Genoa, mostra grandissima personalità anche in fase offensiva con almeno un paio di numeri d'alta scuola. 7,5

Dall'82 DODO - S.V.

MILENKOVIC - Il ruolo di condottiero difensivo è suo e su questo non ci sono dubbi. Fa a sportellate con le due punte del Genoa e gli lascia pochi spazi, forse meno lucido di Ranieri quando c'è da gestire palla ma la sua partita è sicuramente positiva. 6,5

RANIERI - Riparte da dove aveva terminato la passata stagione: titolare affidabile e senza sbavature. Il mercato potrebbe portare un altro centrale di piede mancino, ma lui intanto manda un chiaro messaggio al proprio allenatore.

BIRAGHI - Qualcuno lo aveva dato già per spacciato dopo l'arrivo di Parisi, lui risponde segnando un gol pazzesco dopo appena 4 minuti. Per giunta siglato col destro. Prende un giallo pesante dopo appena 22'. Entra nel gol del 4-1 abboccando alla finta di Biraschi dopo aver perso il momento buono di salire per lasciarlo in offside. Ma è giusto perdonarlo visto anche l'assist per Nico su corner7

ARTHUR - Chiede palla da tutte le posizioni anche se qualche volta rischia tenendola troppo. Però si vede che ha tutta l'intenzione di diventare la guida tecnica di questa squadra, riprendendosi ciò che aveva perso per strada dopo l'approdo in Europa. Efficace anche quando deve interrompere le azioni avversarie, ottimo esordio ufficiale. 7,5

MANDRAGORA - L'unico non del tutto positivo nel primo tempo, sbaglia una serie di passaggi semplici che gli complicano la vita anche a livello mentale. Inizia il secondo tempo con l'obiettivo di alzare la mano e mostrare di essere presente con i compagni, lo fa quando esulta dopo il bellissimo gol di testa in seguito a un inserimento perfetto sull'assist di Bonaventura. 6,5

Dall'82' DUNCAN - Tre passaggi sbagliati in 10 minuti, non un grande ingresso in campo. 5

NICO GONZALEZ - Alla prima vera occasione colpisce il palo che spiana la strada al raddoppio di Bonaventura. Si vede poco ma quando si vede illumina tutto: il gol del 3-0 è un mix di forza fisica e qualità, un colpo di testa su angolo da bomber che è uno dei suoi marchi di fabbrica. Ancora lontano dalla forma migliore, è il primo ad essere sostituito. 7

Dal 72' SOTTIL - Fa ammonire Bani con una bella ripartenza ma poi si perde con la solita confusione offensiva. 5,5

BONAVENTURA - Aveva finito la stagione scorsa da leader, ha iniziato questa allo stesso modo segnando un gol da opportunista, pesantissimo. Prende un giallo evitabile. La qualità con cui confeziona l'assist per il gol di Mandragora è da mostrare nelle scuole calcio: posizione, tecnica e colpo di genio. È ancora l'uomo in più di Italiano. 8

Dall'88' INFANTINO - S.V.

BREKALO - Ha grande voglia di mettersi in mostra ma riesce ad incidere a fasi alterne, dei 4 giocatori offensivi è quello meno propositivo. 6

NZOLA - È la vera novità tattica per la Fiorentina rispetto all'anno passato, perché difesa e centrocampo possono sempre affidarsi a lui nel momento di difficoltà. Nel secondo tempo cala di rendimento anche perchè lontano dalla forma migliore, ma con un assist e questo tipo di esordio, il buongiorno è servito. 6,5

Dall'82' BELTRAN - Scappa via e prova il tiro, parato. Ma era in fuorigioco. Pochi minuti per valutarlo ma i movimenti sono subito intriganti. S.V

ITALIANO - L'unica vera sorpresa di formazione è Kayode al posto di Dodo, per il resto si affida a tanti fedelissimi, compreso quello Nzola fortemente voluto dal mercato. L'angolano è il cambio tattico più evidente, la palla gli arriva spesso e questo alleggerisce la pressione su difesa e centrocampo. Arthur è il metronomo che serviva per velocizzare l'azione e la scelta di Kayode viene ripagata con una grande prestazione. Questo approccio è più che incoraggiante, è quasi entusiasmante. Ma piedi per terra, perché giovedì c'è il Rapid Vienna e servirà un'altra prestazione come questa. Chi ben comincia... 8