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BONUS, RICAVI STADIO E UNA NUOVA ANNATA EUROPEA: ECCO QUANTO VALE LA FINALE DI PRAGA

di Alessandro Di Nardo

A poco più di un giorno dalla finale di Conference League, in casa Fiorentina monta l'attesa per una finale che vale un pezzo di storia ma non solo. Con un occhio all'orizzonte ed uno al portafogli, la serata dell'Eden Arena di Praga non è solo un modo che hanno Vincenzo Italiano ed i suoi per incidere il proprio nome nei ricordi del popolo viola, ma anche l'unica strada rimasta (tolta quella che passa dai tribunali Uefa per il caso Juventus) di regalarsi un'altra stagione dal profumo europeo. 

Fiorentina-West Ham conta tanto, tantissimo, anche per questo: indipendentemente dalla possibile esclusione della Juve dalle competizioni internazionali, un altro anno di Conference non equivarrebbe comunque al ritorno in Europa League in termine di blasone della competizione e di conseguenza di appeal che il club acquisirebbe anche a livello di mercato. La crescita del progetto partito con Rocco Commisso esattamente quattro anni fa passa dall'Eden Arena. In caso di vittoria sugli hammers, la Fiorentina si iscriverebbe di diritto ai gironi della prossima Europa League. In termini economici, l'ultimo atto di Praga vale un bel gruzzoletto: 5 milioni subito (3 per la partecipazione alla finale, 2 in caso di vittoria del trofeo), + 3,6 milioni per la partecipazione ai gironi di Europa League, a cui va sommato il bonus per i diritti tv ed il ranking del club e del paese. In più, con il passaggio ai gironi di EL, la Fiorentina si garantirebbe almeno tre partite in casa con conseguente ricavo per i biglietti, a cui va aggiunto poi il ricavo dei risultati sportivi (600mila euro per ogni vittoria, 200mila euro a pareggio), per una stima che potrebbe prevedere per la partecipazione ai gironi un compenso di poco meno di 10 milioni.

La Fiorentina quindi gioca anche per il suo futuro: per concludere un cammino europeo che ha finora fruttato circa 18 milioni e staccare un assegno dalla Uefa per la prossima stagione, ma soprattutto per attirare nuovi nomi sul mercato, trattenere le proprie colonne (allenatore in primis) e garantirsi nuovamente la presenza nel salotto europeo, magari al piano superiore.