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BORJA-DIPENDENTI

di Iacopo Barlotti

Imprescindibile. Anche se manca la controprova, perché delle 21 gare ufficiali stagionali non ne ha saltate neanche una. Ma Borja Valero, uno dei tre del trio delle meraviglie completato da Pizarro e Aquilani, è senza dubbio uno dei protagonisti della prima metà di stagione viola. Lo ha incoronato Carletto Ancelotti (LEGGI QUI), soprattutto lo stanno incoronando i tifosi viola che partecipano al sondaggio di Firenzeviola.it (CLICCA QUI): oltre il 62% dei votanti ha scelto Borja come neoacquisto più sorprendente in termini di rendimento, preferendolo di gran lunga al difensore goleador Gonzalo Rodriguez (11%), al metronomo Pizarro (meno del 10%) e al pur sorprendente Toni (7% circa). Poi solo Cuadrado è riuscito a superare la soglia del 4%, mentre gli altri si accontentano delle briciole (Roncaglia 3%, Savic 2%, Aquilani 0,5% e Tomovic 0,4%).
Tornando a Borja, biosogna sottolineare come il centrocampista viola ci abbia messo assai poco tempo a far parlare di sé gli addetti ai lavori, che presto hanno dovuto riconoscere la lungimiranza dell'accopiata Pradè-Macia, in grado di strappare lui e Gonzalo al Villareal per una cifra di appena 9 milioni circa. Difficile dire quanto possa essere oggi il valore di mercato di Borja, legato ai viola fino al 2016 e con un'opzione di un ulteriore anno.
Intanto, i numeri parlano per lui: 18 presenze in serie A, l'unico a essere stato schierato sempre titolare; 1 gol (a S.Siro), 8 assist (compresi quelli, numerosi, dalla bandierina del calcio d'angolo), quasi 1600' giocati a grandissima intensità.
In coppa Italia, invece, era partito dalla panchina contro la Juve Stabia ma, visto che lo 0-0 tardava a sbloccarsi, dopo l'intervallo Montella non ha potuto far altro che spedirlo in campo. A Udine, poi, è stato il suo gol nel finale di primo tempo a regalare ai viola la promozione ai quarti di finale. In attesa che Borja possa stupirci anche nel 2013, una cosa non stupirebbe affatto: una convocazione nella Roja dei record. Se continua così, Del Bosque non potrà più far finta di niente.


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