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BORJA VALERO, ECCO PERCHÉ IL SUO ACQUISTO HA UN SENSO

di Alessio Del Lungo

Ormai è solamente questione di tempo per l'ufficialità del ritorno alla Fiorentina di Borja Valero, centrocampista che aveva lasciato la maglia viola nell'estate del 2017 e che, dopo soli tre anni, la ritrova con la stessa voglia di fare e lo stesso amore nei confronti di una città che lo ha sempre accolto nel migliore dei modi. Molti però si chiedono se sia veramente l'operazione che in questo momento serviva alla squadra di Iachini per fare il salto di qualità e potenziare il proprio reparto di mezzo.

I vantaggi che porterebbe lo spagnolo sono davvero tanti a cominciare dal fatto che conosce benissimo l'ambiente, sa la passione che hanno i fiorentini e quanto giocare al Franchi non sia semplice per giovani e ragazzi che si affacciano adesso al calcio che conta. La sua esperienza potrebbe dare una mano importante a far ambientare gli eventuali nuovi arrivi, ma anche a far crescere chi già è inserito all'interno dello spogliatoio gigliato. Il 28 luglio 2020 Borja Valero ha raggiunto, nella partita vinta per 2-0 contro il Napoli, le 100 presenze con la maglia dell'Inter a 35 anni e non può essere un traguardo casuale.

Dal 2017 ad oggi sono cambiate tante cose, quando si supera la soglia dei 30 è evidente come gli anni passino con una velocità diversa, ma l'ex Villareal ha dimostrato sul campo di essere in grado ancora di dare il suo contributo. Non avrà più il dinamismo di un tempo, ma atleticamente e fisicamente è in formissima ed il tocco di palla non lo ha certamente perso. Spesso Antonio Conte lo ha impiegato per le sue capacità di leggere la partita come nessun altro, capire quando è il momento di accelerare e velocizzare il gioco e quando invece rallentarlo per congelare il vantaggio maturato nel corso del match. Borja Valero alla Fiorentina è un'operazione che può portare i suoi frutti, ma come sempre il campo, giudice al quale non ci sarà la possibilità di appellarsi, darà le sue risposte definitive.