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BOVE, IL FINTO ESTERNO CHE DIVENTA L’UOMO IN PIÙ CONTRO LA DIFESA DELL’INTER

di Jacopo Mannina

Scardinare una delle migliori difese della scorsa stagione, anche se meno brillante in questo campionato (Champions League esclusa, dove è l’unica squadra a non aver ancora subito gol), non sarà certo una passeggiata. Contro l’Inter, la sensazione è che, infortuni nerazzurri a parte, la squadra di Palladino non andrà incontro a una goleada stile Roma. Ma quali potrebbero essere le armi per mettere in difficoltà un gruppo così compatto? E se la soluzione arrivasse proprio da un’intuizione del tecnico ex Monza?

Grandi assenze nerazzurre
Sì, il match contro la formazione di Inzaghi non terrà ai box solo Albert Gudmundsson, assente per la Fiorentina, ma anche due pedine fondamentali della retroguardia nerazzurra, che comunque continuavano a garantire solidità a uno dei reparti più affidabili d’Europa. L’assenza di Pavard per una lesione muscolare e la probabile indisponibilità di Acerbi rappresentano un piccolo vantaggio per la squadra di Palladino. Tuttavia, nonostante queste defezioni, l’Inter resta una formazione con alternative di alto livello, in grado di mantenere equilibrio e compattezza.

L’uomo in più
Contro la difesa a tre dell’Inter, l’uomo in più, il "fattore X"  per questa Fiorentina potrebbe essere un giocatore meno atteso, fuori dai riflettori, ma fondamentale nell’organico di Palladino: Edoardo Bove. Con la sua posizione ibrida di falso esterno, Bove ha dimostrato di poter essere devastante contro difese a tre, interpretando il ruolo di finto esterno che si accentra per recuperare palloni e creare superiorità in mezzo al campo.

Difesa ma anche spinta
L’ex Roma ha già mostrato tutto il suo potenziale proprio nel match contro la sua ex squadra: da sinistra, ha confezionato un assist per Kean, mettendo in crisi una difesa a tre con la sua spinta offensiva. E poi c’è il gol, un puro esempio di inserimento e senso tattico. Il classe 2002, ultimamente meno sotto i riflettori, si sta però rivelando un elemento a cui Palladino non sa più rinunciare. Nella sfida contro i campioni d’Italia, Bove potrebbe ricoprire ancora il ruolo di "cane malato": mediano aggiunto, ma anche creatore di superiorità in attacco, capace di mettere in difficoltà una delle difese più temibili d’Europa.