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BRIVIDI LUNGO LA SCHIENA

di Tommaso Loreto

Non ce ne voglia il buon Delio Rossi, e non ce ne vogliano nemmeno i tifosi blucerchiati. Ma stasera al “Franchi” pareva davvero di assistere a un allenamento. Almeno per una settantina di minuti. D'altronde la Fiorentina ha impiegato poco più di quindici minuti per ipotecare il posticipo di campionato. Merito dei due "fenomeni" per eccellenza: Rossi e Cuadrado. Poi sono cominciati gli applausi scroscianti. Un battito continuo di mani che accompagnava ogni azione della squadra di Montella. Fino al thriller finale che poteva costare carissimo, più o meno quanto è costata l'amnesia con il Parma

E d'altra parte non c'è troppo da stupirsi se stasera allo stadio chi ha acquistato il biglietto si è divertito da matti. Il tempo di vedere Rossi segnare su rigore e con uno splendido sinistro al sette e poi è scattata l'accademia viola. Manovre palla a terra, triangoli, dribbling e scorribande sulle corsie esterne con Cuadrado e Joaquin costantemente invertiti. Nel mezzo, poi, la consueta regia attenta di Borja Valero, che per inciso avrebbe potuto segnare subito. Tutto perfetto, come detto, fino a quando la concentrazione è calata e la Samp non ha accorciato. Due occasioni nel finale che hanno fatto correre lungo la schiena dei tifosi forti brividi di paura.

Certamente la Sampdoria si è consegnata come una vittima sacrificale a questa Fiorentina, e al tempo stesso i viola proprio questo si auguravano: trovare una squadra che non li obbligasse a spingere sull'acceleratore dopo le fatiche di Europa League. Ma al tempo stesso questa squadra diverte e si diverte, e a Firenze non si chiedeva di meglio. Ancora serve lavorare, eliminare quelle disattenzioni che, come in occasione del gol di Gabbiadini, han regalato fin troppe sicurezze a una Sampdoria ormai sulle gambe, ma la strada intrapresa resta buonissima. 

Il gioco è tornato spumeggiante, i tre punti avvicinano la squadra alle vette della classifica e nel frattempo la società programma i rinnovi (dei calciatori ma non solo, se come ha detto Pradè è già stato fissato l'appuntamento per il suo di rinnovo). Mai come oggi è bello, e divertente, seguire questa Fiorentina. E se uno spettacolo di questo tipo non bastasse tenete di conto che, alla ripresa del campionato, in questa macchina costruita per divertire tornerà un certo Mario Gomez.