.

BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI: AZERI ESAME DA NON SOTTOVALUTARE

di Dimitri Conti

Che Fiorentina - Qarabag, sulla carta, possa sembrare una partita dall'esito scontato sono - siamo - tutti concordi: dai molteplici commentatori dell'argomento, passando per le quotazioni SNAI, arrivando persino allo stesso allenatore degli azeri, Gurban Gurbanov. Il possente tecnico del Qarabag, intervenuto in conferenza stampa della vigilia, ha ribadito il concetto: la compagine azera parte svantaggiata sulla carta, e questo lo sanno anche loro, ma non per questo intenzionata a stendere il tappeto rosso per celebrare la prima affermazione viola nella campagna europea '16/'17. "I viola hanno giocatori forti, e se giocano bene hanno più probabilità di vincere", ha detto l'allenatore ai microfoni della sala stampa, aggiungendo poi però "È ovvio che sono più forti, ma non siamo venuti a perdere".

Lo stesso ha voluto fare anche Paulo Sousa, che nel corso della conferenza tenutasi oggi intorno all'ora di pranzo ha così tuonato: "Due anni fa hanno già dimostrato di poter fare ottime cose in Europa, vincendo anche col Dnipro. Dovremo dare spettacolo, divertirem ma avere anche molta fame di vincere". Brutti, sporchi e cattivi - citando il sommo e tanto rimpianto maestro Scola - e soprattutto dotati di una grinta non comune. Le partite come queste sanno nascondere le insidie più pericolose, specialmente in campo europeo. Chiedere all'Inter che al debutto ha rimediato una pessima figura in casa contro l'Hapoel Beer Sheva. Queste squadre poco conosciute, che arrivano da angoli remoti del Vecchio Continente, hanno rispetto degli avversari che si parano sulla loro strada, e una determinazione che solo gli umili sanno tirare fuori. È altrettanto vero, però, che i viola, se vogliono elevarsi ad uno status più elevato nei ranghi della competizione, non possono non pensare di dover superare l'esame di azero a pieni voti.