C'È DIFESA... E DIFESA
La risposta della città: novanta minuti di sostegno contro il Catania, niente fischi a Mihajlovic e fiato nei polmoni dal 90' più recupero in poi. La risposta della società: dialogo con le autorità per una Fiorentina più moderna e di un livello più alto, col nuovo stadio e con nuovi investimenti. Due capisaldi dai quali ripartire, in questa stagione appunto a due velocità. Però servono prese di posizione importanti, nette e determinate, chiare e definite.
Manca una risposta. Quella della squadra. Quella del gruppo. Quella del campo. Perché Behrami, Gamberini e soci difendono Sinisa Mihajlovic a spada tratta. Fanno scudo intorno al serbo perché evidentemente il gruppo c'è, il gruppo è solido, il gruppo è stabile. Però, appunto, le due velocità che raccontiamo dalla nottata di oggi parlano anche di una discrepanza netta su questo: i giocatori parlano di una Fiorentina che deve riprendersi e che è chiusa a riccio attorno al proprio tecnico ma che, al contempo, quando scende sul terreno di gioco non conferma premesse e soprattuto promesse.