CALCIOPOLI, Diego non ci sta
Queste le parole di Diego Della Valle a La7 a proposito di Calciopoli. "Rispetto il tribunale e non entro nel merito, ma abbiamo visto anche processi durati un secondo e dove l'importante era dare soluzioni populiste... Dobbiamo però rispettare i tribunali, l'unico posto dove, con una sentenza di assoluzione o condanna, si può toccare la dignità della persona. Stamani ho letto un articolo su Repubblica dove sembro un latitante, il video che avete trasmesso è di un incontro con Bergamo dove ci sono almeno cento persone e non c'è un'intercettazione. Sarebbe stata la madre di tutte le intercettazioni...".
Ancora su Calciopoli. "In ogni nostra frase non ci sono richieste, alcun sottindendimento, c'è Mazzini che quando ci ha visti massacrati ha detto che era una vergogna e si è preso l'impegno di tutelarci. Secondo voi mi faccio prendere per le orecchie da uno come Mazzini?"
Sul pranzo con Bergamo e Mazzini. "Incontrai il signor Bergamo perchè, non tenendo i rapporti, venivamo considerati arroganti; bisognava frequentare la gente. Perchè in questo processo che si basa solo su intercettazioni non c’è l’intercettazione di quella colazione? Forse non piaceva? Bastava tirarla fuori e avrebbe dato sollievo a tanti tifosi viola".
Una chiosa sulla Fiorentina. "In questi anni abbiamo vissuto un enorme dramma, spero che tra qualche anno ci sarà un distinguo. Abbiamo voglia di vincere con serietà ed onestà, immaginate con che fatica andiamo a Napoli noi che consideriamo questa un'ingiustizia, ma lo facciamo per rispetto della Fiorentina e del calcio. Siamo una società seria, tutto ciò che c'è nel processo di Calciopoli non può chiamarci complici in alcuna maniera".