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CALMA E SANGUE FREDDO...

di Matteo Magrini

Troppo brutta per essere vera. La Fiorentina che ieri sera si è lasciata soffocare dal caldo e dal Paris Saint Germain è parsa squadra lenta, pesante e priva di idee, con una difesa a tratti preoccupante. Allarme? No, per carità. Non è questo il momento del panico, anche e soprattutto perchè le squadre di Prandelli ci hanno abituato a prestazioni del genere, in questo periodo. Certo, la Viola ha messo in evidenza limiti importanti, limiti sui quali, però, c'è tutto il tempo di lavorare.


Fisicamente i ragazzi di Prandelli sono indietro. Il Psg ieri aveva altro passo, soprattutto altra brillantezza. La Fiorentina a Cortina ha lavorato duro, sulla forza e sul fondo. Il lavoro sulla velocità verrà avviato nei prossimi giorni a San Piero a Sieve. Lo staff del tecnico di Orzinuovi, nella prima fase del lavoro, ha messo nelle gambe della truppa la benzina necessaria per il lungo termine. Ora serve freschezze, serve scaricare. Questo verrà fatto nel ritiro mugellano.


Con una condizione fisica simile, difficile sperare in un gioco brioso, piacevole. Ed infatti la Fiorentina vista ieri era tutto fuorchè una squadra divertente. Possesso palla lento, poco movimento senza palla, assenza totale di pressing. Troppo pesanti, evidentemente, le gambe. Qualche idea di gioco si è vista. Interessanti i tagli dalla fascia verso il centro di Marchionni, così come Mutu, quando servito tra le linee, ha dimostrato di poter diventare cobra mortifero per le difese avversarie. Vargas è ancora impacciato, ma la convinzione e la personalità sembrano quelle giuste.

 

Più preoccupanti, invece, le prestazioni dei due mediani e della linea difensiva. Donadel lo conosciamo. Cuore e grinta non gli difettano, così come la capacità di spezzare le trame avversarie, ma quando c'è da far girare la squadra, quando il pallone deve cantare, i limiti sono evidenti. Accanto a lui servirebbe un uomo di maggior qualità, e il Kuzmanovic visto ieri non può esserlo. Troppo timido, il serbo, per prendere in mano la Fiorentina. I mezzi, fisici e tecnici, per far dimenticare Filippo Melo ci sono tutti, ma senza cattiveria e personalità si va poco lontanto, caro Kuz. Si aspetta Montolivo, mai come quest'anno atteso al definitivo salto di qualità. Dietro, invece, le difficoltà sono parese notevoli. Giusto sottolineare che quando le gambe non girano e la squadra, di conseguenza, non pressa, chi ci rimette di più sono i difensori, privati della protezione necessaria, ma alcuni errori non sono ammissibili. Kroldrup che perde palla da ultimo uomo, il fuorigioco sbagliato più di una volta. Niente da fare. Serve un giocatore che guidi con piglio la linea a quattro, uno che anche nelle difficoltà dia serenità all'intero reparto.

 

Corvino ci sta lavorando. Luisao è la prima scelta e, con la pazienza, il diesse è convinto di vincere le resistenze del Benfica. Stesso discorso per Ebouè. Il gioco delle parti con l'Arsenal va avanti ma la sensazione è che la fumata bianca sia ogni giorno più vicina. Probabile che in questo fine settimana, o al massimo nei primi giorni della prossima, arrivi addirittura l'annuncio ufficiale. Sono questi gli obiettivi principali da raggiungere, e il Presidente Della Valle ha chiesto due, tre settimane per terminare il lavoro. Calma, quindi. Per non sbagliare nulla, per non buttare via soldi. Calma e sangue freddo, sul mercato, sul campo, e anche nei giudizi. Siamo solo alla prima uscita seria di questa afosa estate, e Prandelli ha abituato a partenze al rallentatore. C'è da lavorare, tanto, su questo non ci piove. Ma per il preliminare, siamo certi, la Fiorentina sarà una squadra diversa, sotto tutti i punti di vista.