CAMBIANO I FATTORI MA NON IL RISULTATO
Quando l'anno scorso, una delle pedine più importanti della squadra mancava per squalifica o infortunio, i tifosi ma anche la stessa squadra entrava in depressione sapendo che i sostituti avrebbero diminuito ulteriormente la qualità di una squadra allo sbando. Quest'anno invece, anche sotto questo profilo, il lavoro di Montella e gli acquisti di Pradè e Macia, fanno si che in campo possano cambiare i fattori ma non i risultati.
Ovviamente i fattori sono i giocatori, come quel Pizarro che non ha voluto rischiare contro il Bologna lasciando spazio ad un Olivera che ha lasciato molti con la bocca aperta. Quando è entrato in campo, i commenti negativi si sono sprecati, quando è uscito gli applausi hanno sottolineato una prova che nulla ha a che fare con lo scialbo centrocampista visto nella scorsa stagione. Discorso simile può essere fatto per l'assenza di Gonzalo Rodriguez, sostituito con ordine e qualità dall'esordiente e fin qui oggetto del mistero Stefan Savic. Il montenegrino ha giocato dimostrando di essere pronto per scendere in campo anche da titolare, non facendo rimpiangere il caro vecchio Nastasic.
Una controtendenza rispetto alla scorsa stagione che avvicina la Fiorentina alle grandi del campionato. Poche infatto sono le società che si possono permettere di cambiare i giocatori in campo senza vederne la differenza. Merito di questa possibilità è sicuramente anche il lavoro di recupero effettuato da Montella, che con il lavoro si è guadagnato la fiducia dei giocatori, rilanciando anche coloro che sembravano ormai persi per sempre. In attesa che la stagione possa o meno confermare una viola formato europeo, la squadra si gode questo ottimo momento, con uno spogliatoio che è l'ennesima dimostrazione di come il trend degli ultimi anni sia stato veramente e totalmente rivoluzionato.