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CAMBIO DI PELLE

di Dimitri Conti

Al minuto 52 di Fiorentina-Inter, con la sua squadra sotto di uno, Vincenzo Italiano ha operato una mossa atta a rivoluzionare il suo impianto tattico: fuori un centrocampista come Duncan, dentro Jovic alle spalle di Cabral e un vestito cucito su misura sul 4-2-3-1 per la sua squadra. La risposta è stata a suo modo interessante: i viola sono arrivati prima al pareggio con Ikone, riuscendo poi a riprendere il nuovo vantaggio interista, proprio con il serbo (anche se su situazione di palla ferma) prima dell'imprevedibile e drammatico gol subito nel finale.

Rispetto a un primo tempo difficoltoso, nel quale il gol è arrivato più su circostanza episodica (il rigore) che non a seguito di costruzioni reiterate, la Fiorentina ha assunto un atteggiamento maggiormente offensivo, riuscendo a sviluppare con più continuità le sue folate. È la terza volta in stagione che Italiano opta per il 4-2-3-1 per una porzione di tempo che vada oltre il quarto d'ora: la soluzione si è vista dall'inizio nella partita vinta 2-0 sull'Hellas prima dell'ultima sosta, poi nel finale di Bergamo e infine sabato sera per una quarantina di minuti abbondanti nella ripresa, recupero compreso, con nel finale un doppio mediano d'attacco composta da Barak e Bonaventura.

La domanda a questo punto è: soluzione dettata dalle esigenze momentanee o inizio di un nuovo e variegato percorso? Solamente i prossimi giorni, e il campo, sapranno fornire la risposta più azzeccata.