CAMBIO DI PROSPETTIVA
E’ una strategia completamente cambiata rispecchio a dodici mesi fa quella che contraddistingue le mosse invernali dei viola, un netto cambio di prospettiva tenendo conto quanto investito nel gennaio dell'odioso 2020. Ai tempi si cercò di anticipare l'estate con molti arrivi, oggi si limitano le entrate. Nel giorno della presentazione di Kokorin, e delle visite mediche di Malcuit, il diesse Pradè anticipa la chiusura delle trattative e anche se il condizionale andrà tenuto per prassi almeno fino alle 20:00 di lunedì l’indicazione arrivata oggi, forte e chiara, non può essere ignorata.
Le voci filtrate nelle ultime ore, le difficoltà per arrivare obiettivi ritenuti primari (Torreira su tutti) e l’assenza di reali alternative considerate all’altezza rimandano le grandi manovre alla prossima estate, quando gioco forza la Fiorentina proverà nuovamente ad avviare un nuovo ciclo tecnico. In tal senso sono inevitabilmente prioritarie le decisioni da prendere su dirigenza, management e conseguentemente tecnico, ed è poi forse anche per questo che tutto pare esser procrastinato.
Dal canto suo Prandelli dovrà cercare d’inserire Kokorin e Malcuit con i relativi tempi d’ambientamento, anche se le sensazioni sulle condizioni in cui è arrivato il francese farebbero ben sperare. Diverso il discorso per il russo che avrà necessariamente bisogno di più tempo, e non a caso nel mirino ci sarebbe un’eventuale convocazione soltanto per la sfida all’Inter del 5 febbraio. Sono loro due, tempi a parte, le scommesse viola di questo mercato invernale, e nonostante una delusione nemmeno troppo sopita nella tifoseria non è detto che non possano risultare clamorosamente vincenti.