.

CAMBIO DI SPARTITO

di Tommaso Loreto

Non c’è l’Europa di mezzo, eppure Inzaghi e Italiano si trovano a fare i conti con un’incertezza mediana che colpisce entrambi i fulcri del gioco. Brozovic da una parte, Bonaventura dall’altra, obbligati ad allenarsi ancora in modo differenziato come le cronache della giornata di ieri hanno raccontato. Il croato e il peso della sua regia in casa nerazzurra, dinamismo e inserimenti del tuttofare viola parso semmai meno preciso del solito nella gara con il Bologna.

Dalle eventuali correzioni alla formazione tipo può passare perciò buona parte della gara di sabato, in un senso o nell’altro e da una parte e dall’altra. Perché soprattutto l’Inter sembra aver pagato l’assenza di Brozovic, tanto che adesso Inzaghi potrebbe pure valutare l’avanzamento di Chalanoglu, mentre in casa viola è stata soprattutto la consacrazione di Torreira a leader del gruppo a sopperire a qualche mancanza offensiva (quanto alla sostituzione di Jack pare Duncan il primo candidato - LEGGI QUI).

Così mentre Piatek preannuncia battaglia (“Voglio segnare anche all’Inter” ha detto ieri il polacco) e mentre Dzeko e Lautaro affilano gli artigli in vista di 90 minuti in cui saranno certamente sotto osservazione (ma occhio all’ingresso a partita in corso di Sanchez o del recuperato Correa) in mezzo i due tecnici sono in cerca di correttivi a due assenze che potrebbero cambiare la dinamica del match e conseguentemente comportare parecchi cambi di spartito sia in casa nerazzurra che in quella viola.