CAMPI METTE LA FRECCIA: UN MESSAGGIO A PALAZZO VECCHIO
Un passo in avanti decisivo verso lo stadio nuovo a Campi è stato fatto. La lettera di pubblico interesse consegnata quest’oggi nelle mani del sindaco Emiliano Fossi da parte di Joe Barone è un atto formale che è destinato a creare il più classico degli effetti domino: da adesso infatti potrà ufficialmente partire l’iter burocratico in Comune per spianare la strada alla realizzazione della nuova casa della Fiorentina, un progetto ambizioso la cui prima pietra (per bocca dello stesso Fossi non più tardi di una settimana fa) potrebbe essere apposta nel 2024. I cavilli da superare non sono pochi, così come il tempo non sembra giocare in questo momento a favore del “fast, fast, fast” da sempre auspicato da Rocco Commisso eppure è inevitabile che l’incontro di oggi (l’ennesimo di una lunga serie) sia destinato a segnare un vero e proprio spartiacque nell’intricata vicenda legato allo stadio.
Quali le prossime tappe? La Fiorentina, nella road map tracciata una settimana fa in Comune, dopo la lettera di oggi si impegnerà nei prossimi mesi a stilare un proprio progetto, partendo inizialmente da un rendering che eventualmente dovrà poi evolversi un un disegno definitivo. Fossi e la Giunta invece dovranno occuparsi di tutti gli altri aspetti burocratici della vicenda: dal nuovo piano strutturale per i primi 16 dei 36,5 ettari opzionati dalla Fiorentina (per gli altri 20 ci sarà bisogno di un altro percorso), alla nuova variante urbanistica per l’area di Via Allende fino all’importantissima VIA, la valutazione di impatto ambientale che dovrà sciogliere anche gli ultimi dubbi riguardo la possibile conflittualità con la nuova pista per l’Aeroporto di Firenze.
E il Franchi? Come sempre, attende. Non è un mistero che l’impianto di Campo di Marte sia stato (e forse sia tuttora) l’opzione A per la Fiorentina, che attende di capire cosa verrà fuori dal Decreto Semplificazioni che verrà emanato la prossima settimana dal Governo e quali eventualmente saranno i nuovi poteri di cui sarà investito il sindaco Nardella per la gestione di monumenti di interesse pubblico come lo stadio di Firenze (oggi intanto l'ennesima frecciata di Barone sul "tempo perso" per la Mercafir non è mancata). I margini di manovra - anche a giudicare dalle recenti parole del Sovrintendente Pessina - non sembrano essere molti eppure la società viola confida ancora che un punto di incontro sul Franchi possa essere trovato. Intanto Palazzo Vecchio, da spettatore, è costretto ad incassare il sorpasso che Campi ha operato sul capoluogo. Sarà la sveglia definitiva?