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CAMPI NOW

di Dimitri Conti

Ancora non c'è neanche un progetto ufficiale, eppure quello che potrebbe diventare il nuovo stadio della Fiorentina, idealmente collocato nella Piana fiorentina e nel comune di Campi Bisenzio, ha già un soprannome ufficiale tra coloro i quali sperano che quest'ultima proposta veda la luce: Campi Nou. Probabilmente, però, visto come si stanno mettendo le cose e la provenienza americana della proprietà, sarebbe più adatta una sua variante anglofona: Campi Now.

D'altronde il tempo per Commisso è sovrano, e il motto "fast, fast, fast" del tycoon spiega meglio il suo pensiero e la sua visione in merito rispetto a fiumi di altre parole: ecco perché, anche dagli Stati Uniti, il proprietario del club gigliato è in costante contatto con il suo fido scudiero Joe Barone ma anche con i tecnici dei propri studi, perché ha capito che se c'è un tempo per provare a dare l'accelerata, questo altro non è che ora. Adesso. Con Campi che potrebbe persino divenire traino per Firenze. Procediamo con ordine.

La giornata di ieri ha visto la consegna della lettera di manifestazione d'intenti a costruire da parte della Fiorentina all'amministrazione comunale di Campi Bisenzio, nella figura del sindaco Fossi, un passaggio formale, atto dovuto ma necessario per poter far partire l'iter. Adesso, come sottolineano in molti, viene il difficile: la piccola realtà della Piana dovrà infatti interfacciarsi costantemente con realtà di portata, e di influenza superiore quali - per citare i primi - Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e Toscana Aeroporti. Una concatenazione di eventi che prevede anche importanti interventi strutturali nell'area: sicuramente una mole di lavoro imponente, sia per tempistiche che per investimenti in ballo.

L'occhio della proprietà, nel frattempo, rimane sempre ancorato su Firenze. Non è un segreto infatti che Commisso perseguisse, e probabilmente lo faccia tuttora, come idea prioritaria quella di metter mano pesantemente sul Franchi, ma finché i regolamenti saranno quelli attuali, e l'impianto verrà considerato intoccabile alla stregua di un'opera d'arte o monumento, difficilmente si potrà assistere a cambiamenti sul tavolo. Chissà che qualcosa non possa venir ispirato sia dai movimenti campigiani, sia dalla manifestazione che la tifoseria viola sta preparando (anche) a tutela del Franchi, prevista nella serata di venerdì. L'attualità, però, dice Campi, ed un lavoro che almeno pubblicamente porta tutti su quella direzione futura. Se il celebre spot aveva ragione, the future is now.