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CAPITALE UMANO

di Tommaso Loreto

Per un motivo o per un altro adesso la Fiorentina è davvero qualcosa di unico. Il percorso attraverso il quale è passata la squadra viola è stato doloroso e inimmaginabile, una strada che ha sancito la crescita degli individui ma soprattutto la solidità di un gruppo rimasto improvvisamente orfano del proprio capitano. E oggi che la nuova stagione è appena cominciata è come se la Fiorentina non avesse mai interrotto la rincorsa avviata dopo quel terribile 4 marzo. 

Certo, dopo le sei vittorie consecutive i cammino dei viola si è interrotto, allontanando definitivamente l'ipotesi dell'Europa League - poi annullata dal TAS - ma i sei punti collezionati nel corso dei primi 180 minuti della stagione non fanno altro che regalare continuità a quanto di buono fatto dalla primavera in poi. Pur in mezzo a mille difficoltà, e svariate contestazioni, la Fiorentina ha saputo dare seguito al suo recente passato, e soprattutto è stata capace di prolungare quello spirito mostrato nel finale della passata stagione. 

Con i nuovi immediatamente inseriti in un gruppo che funziona, con i senatori che appaiono più forti nella gambe e nella testa, con i numeri di queste prime due partite che certificano un'evoluzione positiva. Merito sì del lavoro di Pioli, e degli stessi calciatori capaci di calarsi nella realtà del campionato dopo un'estate non banale, ma anche di una società che pur dinanzi alle difficoltà di un mercato fatto soprattutto di prestiti è riuscita a difendere i giocatori più importanti e di conseguenza il capitale umano più prezioso. Sul quale adesso vien voglia di scommettere, a prescindere da quale sarà il reale obiettivo del campionato dei viola.