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CAPODANNO VIOLA, Ultimi? Ci pensa "badile"

di Stefano Borgi

Tre allenatori, la tarsalgia di Antognoni, una salvezza acciuffata proprio all'ultimo... e solo grazie alla differenza reti. Qualcuno mise nel mucchio anche Artemio Franchi, senese doc ma fiorentino d'adozione, allora presidente federale. Si dice che un “aiutino” (come si direbbe oggi) il sor Artemio lo dette alla Fiorentina, ma tant'è... La Fiorentina di Beppe Chiappella, subentrato il 30 gennaio 1978 a Mario Mazzoni che a sua volta il 19 dicembre 1977 aveva sostituito Carlo Mazzone, dovette aspettare gli ultimi dieci minuti dell'ultima giornata per conoscere il proprio destino. Fu quando tale Alessandro Scanziani realizzò il gol vincente per l'Inter proprio contro il Foggia, una delle concorrenti alla salvezza con la Fiorentina ed il Genoa. Viola, dunque, salvi... ma che sofferenza.

PEGGIO DI COSI'... Indubbiamente il momento peggiore fu alla fine dell'anno 1977: Fiorentina partita con i favori del pronostico (quantomeno per riconfermarsi in coppa Uefa in virtù del brillante terzo posto della stagione precedente...) a soli sei punti dopo 11 giornate, frutto di una vittoria nel derby col Bologna e quattro pareggi. Viola penultimi alla pari col Pescara, con dietro i felsinei a 5. Per il resto 6 sconfitte (tra le quali un umiliante 5-1 contro la Juventus) con 19 gol subiti e la miseria di 8 realizzati. Il punto più basso fu comunque raggiunto il 18 dicembre 1977, in casa contro la Lazio. Fu l'ultima di Carlo Mazzone sulla panchina viola, decisa da un rigore di Giordano all'87': gran botta sotto la traversa ed il quasi esordiente Giovanni Galli che si inchina al rampante centravanti biancazzurro. Un natale amarissimo per i tifosi viola che vedevano lo spettro della retrocessione ad un passo. Non sanno che 25 anni dopo gli andrà pure peggio... Ma questa è un'altra storia. Come allenatore subentra Mario Mazzoni, fino allora arruolato nelle giovanili, persona per bene anche se refrattario alle emozioni forti. Ci voleva un miracolo, per risollevarsi, per crederci ancora... ed il miracolo arriva. Ci pensa Giancarlo Galdiolo, in arte “badile” (per l'incerta proprietà tecnica) oppure “pappa” per il ciuffo ribelle che lo faceva somigliare al celebre “pappagone”, personaggio caricaturale di Peppino de Filippo.

SENZA ANTOGNONI - E' il 31 dicembre 1977, ultimo dell'anno, Fiorentina che affronta il Napoli al “Comunale” senza Antognoni squalificato e con tanta paura. Siamo al 75', punizione dal limite per i viola, manca il capitano, tocca a “badile” calciare. Galdiolo non aveva l'esecuzione al giro, a spiovere, tantomeno a foglia morta, aveva solo una gran voglia di spaccare il mondo con quel tiro che sorprese Mattolini. Diciamocelo chiaro, fu una “ciabattata” della prima ora che comunque sortì l'effetto sperato, la Fiorentina battè il Napoli, salì a 8 punti, e si scrolla (almeno per l'ultimo dell'anno) l'ultimo posto in classifica. Fino al gol di Scanziani... per lui un ringraziamento sincero, e tanti auguri di Buon Natale.


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