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CARLOS SANCHEZ, Una “roca” finita in panchina

di Niccolò Santi

Sembrava l’arma in più di questa Fiorentina. Aveva scalato di gran lunga le gerarchie di Paulo Sousa. E invece Carlos Sanchez, per ben quattro volte in questo girone d’andata, si è dovuto accomodare in panchina per tutti i novanta minuti di gioco.
Le premesse facevano ben sperare considerando che, subentrato per venticinque minuti nella prima gara di campionato contro la Juventus e centrato il gol-partita contro il Chievo alla seconda di Serie A, il centrocampista colombiano si era, poi, guadagnato la prima maglia da titolare nell’insidiosa sfida contro la Roma di Spalletti.
Qualcosa, nei piani di Sousa, dev’essere mutato in occasione dell’impegno con l’Atalanta (ottava giornata), match dopo il quale la “roca” ha iniziato a raccogliere un minutaggio sempre meno importante fino a raggiungere con più continuità la panchina.
Difficile comprendere le ragioni dell’involuzione di Sanchez, forse un leggero deterioramento dei rapporti col tecnico gigliato, o, più verosimilmente, trattasi di un semplice calo di forma.
Chissà che l’anno venturo non possa cambiare le carte in tavola...