CARNE AL FUOCO
''Tanto c'ha ragione chi fa gol!'': recitava così la ben nota sigla iniziale di un programma sportivo, un assunto che può essere benissimo preso a modello per sintetizzare la partita di oggi della Fiorentina: una prova buona, soprattutto nel primo tempo, dove i viola erano andati più volte vicino al vantaggio peccando però di troppa poca lucidità sotto porta. L'errore più grave nel gioco del calcio.
E così, ancora una volta in questa travagliata stagione, la Fiorentina se ne ritorna con le pive nel sacco e con le ossa rotte da un'ennesima trasferta deludente dove, se la sfortuna e l'imprecisione non ci avessero messo troppo del loro, i viola probabilmente sarebbero riusciti a portare a casa anche l'intera posta. Se del resto pesa moltissimo la mancanza di concretezza sotto porta (così come la totale assenza di una punta di riserva per un Amauri ancora alla perenne ricerca di se stesso), pesa come un macigno anche l'ingenuità di Gamberini al 13' della ripresa, un errore davvero banale che ha permesso solo dagli 11 metri al Catania di trovare una rete che probabilmente non sarebbe mai riuscita a segnare.
Non c'è tempo però in casa viola di recriminare su una buona prova che però è valsa zero punti. Sabato arriva la Juventus di Antonio Conte al 'Franchi'. Un incontro che, inutile dirlo, Firenze non ha mai considerato al pari degli altri e che in particolar modo in questa stagione, pressoché avara di emozioni, potrebbe regalare un sorriso. Di voglia di rivalsa, del resto, ce n'è già a sufficienza in città e dirottarla tutta su un'unica partita potrebbe essere la soluzione giusta per dare se non una sterzata (ormai inutile) quantomeno un segnale di vitalità, sconfiggendo l'unica squadra in Europa ancora imbattuta spegnendo definitivamente ogni possibile velleità tricolore alla 'vecchia signora', da stasera in silenzio stampa per non si sa quali torti. Di carne al fuoco ce n'è: sediamoci a cena e gustiamocela.