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CARTE DA MISCHIARE: ALLA RICERCA DI NUOVE SOLUZIONI IN ATTACCO

di Vieri Donatini

Italiano e il 4-3-3, un binomio che sembra ormai non potersi scindere. Nelle 52 partite nelle quali il tecnico di Karlsruhe si è seduto sulla panchina viola, il 4-3-3 è stata l'unica disposizione con la quale la Fiorentina è partita dal primo minuto. L'adattamento della rosa, abituata negli anni precedenti a giocare con il 3-5-2 di Iachini, è stato rapido: Biraghi e compagni hanno iniziato infatti la nuova avventura col piede sull'acceleratore, stupendo tutti gli adetti ai lavori. Col tempo però gli avversari hanno preso le misure e, l'efficacia dei dettami di mister Italiano, è venuta a diminuire col passare del tempo. Il cambio modulo non è apparso fin qui una delle possibili soluzioni vagliate dallo staff viola in quanto anche in questo complicato avvio di stagione la disposizione in campo è stata sempre la stessa. 

Le uniche occasioni in cui la disposizione della Fiorentina è cambiata è stata a gara in corso. L'ultima volta è stata nel ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus: a Torino infatti, col risultato in favore dei bianconeri, Vincenzo Italiano provò a ribaltare la gara inserendo Piatek al posto di Ikoné, concludendo così i 90 minuti con due attaccanti centrali. In quel caso il risultato non cambiò, così come il modulo utilizzato almeno fino alla partita di ieri contro il modesto Riga, match nel quale i viola hanno dimostrato gli stessi problemi offensivi. Nella sfida d'esordio in Conference abbiamo assistito alla solita sostituzione: fuori Cabral e dentro Jovic, un attaccante centrale per un attaccante centrale. 

Eppure, quello che dovrebbe essere la punta di diamante del reparto offensivo gigliato, ha dimostrato in passato di poter giocare, e bene, con un altro attaccante al suo fianco. Nella sua stagione migliore, ai tempi dell'Eintracht, Jovic ha infatti giocato vicino ad Haller, facendo registrare 27 gol e 7 assist. Affiancare Cabral al serbo potrebbe essere una soluzione che però non sembrerebbe scaldare il cuore di Italiano e il suo staff che, neanche nelle partite in cui l'attacco viola sembrava non riuscire a scardinare le difese avversarie, hanno optato per l'attacco a due. 

Il modulo è sempre il solito ma anche i problemi rimangono gli stessi. Toccherà quindi a Vincenzo Italiano mischiare le carte e trovare una soluzione alternativa che possa tornare a sorprendere le squadre avversarie.