CASH IS KING: A COMO HARTONO vs COMMISSO, SFIDA TRA LE DUE PROPRIETÀ PIÙ RICCHE D'ITALIA. LA STORIA DEGLI IMPRENDITORI INDONESIANI
Il kretek è un tipo di sigaretta fatta con una mistura di tabacco, chiodi di garofano ed altri additivi, ultrasottile, dal peso inferiore agli 0,6 grammi. Da un cilindro che pesa meno di un lapis, gli Hartono hanno costruito un impero. Robert e Micheal Hartono sono imprenditori indonesiani, divenuti miliardari proprio grazie al commercio di queste sigarette che nel loro paese, in cima alle classifiche per percentuale di tabagisti, fumano tutti. Il loro viaggio parte da lì, dal cuore dell'Oceano Indiano, e finisce sulle rive del lago di Como, dove domenica prossima approderà la Fiorentina. Como-Fiorentina è soprattutto la sfida tra due paperoni del nostro calcio, intesi come uomini alle spalle delle due società. Da una parte i fratelli indonesiani con un patrimonio complessivo che potrebbe permettere loro di comprare, in pratica, tutta la Serie A, dall'altra parte l'uomo Mediacom. Businessmen di oriente e occidente, uno contro l'altro, anche se la caratura del conto in banco pende dalla parte dei lagunari. Robert Hartono, 84 anni, ha infatti un patrimonio netto stimato (dati Forbes) di 26,5 miliardi di dollari, il fratello minore Michael, 83 anni, di 'soli' 25,5 miliardi, Commisso si deve accontentare di avere un saldo da + 8 miliardi di dollari sul conto. Como e Fiorentina sono rispettivamente la prima e la seconda proprietà più ricca dell'attuale Serie A, ma gli indonesiani fanno un campionato a parte, arrivando a competere anche a livello internazionale. Se prendiamo in considerazione le società sportive del globo, nella top 10 troviamo due volte il cognome 'Hartono', all'ottavo e decimo posto di una classifica dominata dal magnate dei Los Angeles Clippers Steve Ballmer, ex Ceo di Microsoft con un patrimonio accreditato di 121 miliardi.
LA SCALATA DEGLI HARTONO - La potenza di fuoco a livello economico del 'progetto Como' è senza paragoni se rapportata al nostro campionato: il duo asiatico risulta presente anche nella lista dei cento uomini più ricchi al mondo (rispettivamente 71esimo e 76esimo, dati Forbes) e dal mercato del kretek ha espanso il proprio giro d'affari, arrivando a investire nella Bank Central Asia, di cui possiedono alcune quote, nel marchio Polytron (colosso del settore immobiliare) e avendo quote anche della Global Digital Niaga, soicetà a capo del gigante dell'e-commerce Blibli. Ma, nonostante siano giganti tra 'bambini' nel contesto della Serie A, i proprietari si stanno muovendo coi piedi di piombo, proseguendo per tappe graduali: hanno rilevato il club, in crisi economica e precipitato in Serie D, nel 2019 e, dopo una scalata durata quattro anni, hanno riportato il Como in A a ventidue anni dall'ultima volta. Il ruolo in pectore di presidente della società è ricoperto da Miriwan Suwarso, l'uomo che ha fatto da intermediario per l'acquisizione del Como per gli Hartono, che l'avevano acquistato soprattutto per portare avanti un progetto multimediale. Tutto era partito con l'obiettivo di produrre una televisione, e poi una serie Tv, su una piccola realtà italiana (una sorta di facsimile rispetto a un altro fortunato progetto portato avanti ad altre latitudini, il Wrexham delle star di Hoolywood Ryan Reynolds e Rob McElhenney), in questo angolo da cartolina d'Italia hanno trovato però molto di più, entrando subito in contatto con la realtà locale e rispettando usi e tradizioni, nonostante il classico rebranding del club (a partire dallo stemma). Nonostante ciò, anche per i modi della famiglia al comando, meno 'invadente' rispetto ai modi di fare di alcuni proprietari a stelle e strisce, non c'è quasi mai stata una scollatura tra tifo, tradizione e presente.
STELLE SUL LAGO - Gli Hartono hanno portato soldi, tanti soldi, ma soprattutto 'luce', e quindi anche interesse, da parte di tanti altri 'imprenditori' del calcio: il primo colpaccio è stato Cesc Fabregas, uno la cui carriera recita 'Arsena, Barcellona, Chelsea, Monaco...Como'; prima calciatore, poi allenatore e protagonista, dopo l'esonero a sorpresa di Longo, della promozione in A dell'anno scorso, l'ex canterano ha portato una visione globale e moderna del calcio. E anche amici piuttosto pesanti: uno su tutti, Thierry Henry, azionista del club; poi c'è Dennis Wise, un passato in campo tra Chelsea e Millwall, un presenti in scrivania come da Ceo. E poi la pioggia di stelle arrivata in riva al lago: da quelle cadenti, come Fabregas, Varane (ritirato dopo aver tentato di dare una mano al club in campo, lo farà da dirigente), Reina o Sergi Roberto, ad astri nascenti: uno su tutti Nico Paz, uno che, leader delle giovanili del Real Madrid, fino a quattro anni fa avrebbe conosciuto Como solo per la villa di George Clooney. A proposito di Clooney: il Sinigaglia, non certo un teatro stile Broadway per 'aura' e struttura, si è trasformato spesso in red carpet in questo periodo. Da Hugh Grant ad Andrew Garfield, fino a Kate Beckinsale, sono tante le star che si sono avvicinate alla Serie A gazie al lavoro degli Hartono. E con ogni probabilità anche domenica, in un impianto che sarà tutto esaurito, qualche volto noto sarà pronto a far capolino dalle tribune.