CASO AMRABAT, TRA DELUSIONI E INCOMPATIBILITÀ: PUÒ SALUTARE
Ora Sofyan Amrabat rischia davvero di diventare un caso. Il giocatore è stato tra gli acquisti più onerosi della storia viola e in particolare ha goduto fin da subito della stima del presidente Rocco Commisso, che l'ha voluto fortemente. Le aspettative però erano ben altre, visto che il marocchino ha come minimo stentato a riproporre le belle prestazioni di Verona sotto la guida di Beppe Iachini e, ancor più, di Cesare Prandelli.
Oggi, con Vincenzo Italiano al timone, le cose non sembrano poter cambiare: il tecnico ex Spezia infatti predilige un gioco verticale, rapido, a due tocchi, mentre Amrabat è noto per la sua predisposizione a portare il pallone, alla lotta fisica, a una costruzione certamente meno esplosiva rispetto a quella che il mister sta cercando di inculcare alla squadra in questi giorni di ritiro a Moena, tra schemi, movimenti e partitelle varie.
A volerla dire tutta, insomma, le caratteristiche di Amrabat sono molto lontane dalle idee tattiche di Italiano. Ecco perché sul centrocampista è piombato il Torino, il cui nuovo allenatore è nientemeno che Ivan Juric con il quale il marocchino tanto bene ha fatto, vestito di gialloblù, in Veneto. Saranno pertanto settimane di riflessione, col classe '96 che non è da escludere possa realmente salutare Firenze dopo un anno e mezzo.