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CASO PRIZIO, La difesa dell'Ussi

di Redazione FV

Stefano Prizio ai microfoni di Lady Radio racconta della richiesta danni (500mila euro) da parte dei fratelli Della Valle : "Con quell'articolo non ho offeso nè denigrato nessuno. Chiunque abbia letto l'articolo incriminato ha constatato che non ho scritto nulla di offensivo. Ho fatto solo delle considerazioni. Per me questa  battaglia legale resta un onere, non per chi, al contrario mio, ha qualche milione di euro da parte. Il segnale è alla categoria. Voglio ringraziare le radio e i vari siti internet che hanno espresso la loro solidarietà nei miei confronti, ma di questa storia sui giornale non c'è traccia. Voglio sperare che domani questo argomento venga preso in considerazione anche da le testate cartacee".


Dalla parte del collega è Franco Morabito, presidente dell'Ussi Toscana. "Situazioni di questo tipo mi addolorano. Rappresentano una grave ferita a quella che è la nostra professione. Non voglio entrare nello specifico, ma posso dire che conosco Stefano prizio e gli ho sempre ricosciuto una completa onestà intellettuale. Se attorno alla sua persona si è costruita questa credibilità è perchè ha esercito con gran spirito di critica la sua professione. Ho letto quell'articolo e non mi sembra che abbia espresso alcunchè di offensivo. Ha espresso solo delle riflessioni. Ma non credo che l'articolo sia un pretesto per esercitare una sorta di condizionamento. Non voglio credere che i Della Valle vogliono forzare la mano, ma magari non apprezzano il senso della critica. Il nostro lavoro permettere di affrontare certi aspetti e di vedere le questioni da varie angolazioni. Esprimo la mia totale solidarietà a un collega che si è mosso in maniera corretta che sta pagando delle conseguenze che non merita. Se il mondo del calcio vuole ancora godere di questa popolarità, bisogna che si possa accettare anche delle riflessioni su certi aspetti. Credo -ha concluso Monrabito- che Prizio abbia fatto bene il suo lavoro".