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CASO VLAHOVIC, PORTE CHIUSE E APPUNTAMENTI NATALIZI

di Luciana Magistrato

Da giovedì Dusan Vlahovic tornerà a pieno regime a disposizione di Vincenzo Italiano che dovrà capire come le parole di Rocco Commisso abbiano influito sul giocatore serbo che, invece, sembra non averne risentito in Nazionale. Ma se quella è una confort zone per l'attaccante viola, a Firenze potrebbe trovare un'atmosfera diversa, con i tifosi divisi sul da farsi. Ma Rocco Commisso, dopo l'esplosione pubblica a seguito dell'email dell'agenzia di procuratori che assistono Vlahovic con la quale veniva rifiutata l'ultima offerta della Fiorentina, non rinuncia a lottare per tenere il giocatore o, almeno, a capire le reali intenzioni sue, della famiglia e degli agenti stessi. Perché il problema, ormai è chiaro, sono le richieste di questi ultimi, non tanto per l'ingaggio del giocatore o la clausola rescissoria fissata a 75 milioni, quanto per la percentuale sulla futura vendita e l'esclusiva a portarla avanti.

Le pretendenti non mancano e, come ha sottolineato anche la Tgr Rai Toscana nel suo servizio, gli agenti si starebbero muovendo in Inghilterra e in Italia per la cessione. Ma, come mostrano anche gli inviati di Firenzeviola a Belgrado, è praticamente impossibile parlare con Darko Ristic nonostante sia stato a Firenze più volte, che è a capo di un'agenzia, la Sports Office, di cui fa parte Dejan Grgic e che rappresenterebbe anche Danilo Vucic, figlio del presidente della Serbia, Aleksandar. Ma nessuno vuole parlare con i giornalisti di Firenze e, forse, neanche con la Fiorentina visto il silenzio dopo quella email. La società allora vuole vederci chiaro, con questo summit pre natalizio (Rocco Commisso ha già annunciato che a dicembre tornerà per trascorrere il Natale a Firenze), che coinvolgerebbe tutte le parti coinvolte nella vicenda compresi i genitori di Vlahovic che dovranno valutare se questo braccio di ferro fa il bene del figlio.