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CASTRO EVITI IL CLUB DEI LAMENTOSI. QUELLA SPINTA CHE ARRIVA DAGLI EX

di Sonia Anichini

Chissà chi sta messo peggio fra noi e l’Atalanta, che andremo ad affrontare domenica. In classifica sono chiaramente più tranquilli di noi, con una gara da recuperare, ma non in vetta come ci avevano abituato negli ultimi tempi, ma hanno raggiunto il prestigioso passaggio di turno in Champions. La cosa però che è venuta fuori in questi giorni è il presunto litigio fra Gasperini e Gomez e le possibili ripercussioni che questa storia potrebbe avere sul campo, anche se ieri è andato tutto più che bene ma l’obiettivo era di particolare importanza sia sportiva che economica. Molto poco sportivamente mi auguro che la ruggine fra alcuni componenti della rosa bergamasca e il suo allenatore si protraggano almeno fino a…lunedì, quel tanto che basta per non essere “massacrati” dalla Dea! Scherzi a parte, credo che sia molto più importante cercare di risolvere i nostri di problemi che non gufare all’avversario.

Siamo ancora a leccarci le ferite del triste pareggio col Genoa, raggiunto quando ormai non ce lo aspettavamo più, ma speriamo che Prandelli e i suoi ragazzi riescano a trovare, da quella scintilla in extremis, la capacità di svoltare questa opaca stagione. Ho apprezzato le parole di Milenkovic, salvatore dello scorso lunedì, che ha postato un commento dove sottolinea le responsabilità del gruppo e la determinazione che metterà per superare questo momento e confido che la serietà che esce da queste affermazioni sia condivisa da tutti i ragazzi. Credo infatti che ci sia bisogno di una grande unità di intenti e mi verrebbe da consigliare, a tal proposito, a quello che considero ancora un gioiellino viola, Gaetano Castrovilli, di non iscriversi al club dei lamentosi, come ha fatto in questi giorni, ma di impegnarsi a ritrovare quella forma che ci aveva incantato nella prima parte del campionato scorso.

I nostri giovani, così social e sempre connessi alla rete, dovrebbero staccarsi un po’ da quello che vedono scritto, anche se le offese ai familiari sono insopportabili e partono senza dubbio da ignoranti leoni da tastiera, ed evitare di mettersi tutte le volte a puntualizzare sull’impegno e l’attaccamento alla maglia soprattutto quando le prestazioni personali e della squadra non corrispondono alle parole e il clima è “leggermente” pesante. Non ti curar di lor…Gaetano nostro, ma curati per te stesso e per tutti coloro che ti vogliono bene.

Sull’argomento social, mi tornano in mente le parole di Frey in una intervista ad una trasmissione alla quale ho partecipato. Il portierone rammentava come ai suoi tempi nello spogliatoio ci fosse più condivisione, nel bene e nel male, litigavano ma poi andavano a cena tutti insieme mentre adesso vediamo spesso immagini dove i calciatori, dopo una gara, prendono subito i telefonini e si focalizzano sui social, ognuno nel proprio orticello. Sarò una nostalgica, ma la penso come lui e mi piacerebbe vedere risultati, prese di posizione e alzate di voce più nel concreto che nel virtuale.

Ringrazio inoltre lo stesso Seba, Toni e Toldo, grandi ed indimenticati ex, per le belle parole che hanno espresso in sostegno della Viola, per la spinta tramite… i vituperati social! La Scarpa d’Oro, sul profilo della società, ha scritto “per favore riportate la Fiorentina dove merita” ed ha avuto l’approvazione di Frey che ha aggiunto “bravo Bomber d’accordo con te”, dimostrando entrambi un grande attaccamento ai nostri colori che fa ancora più piacere in un periodo molto grigio e poco viola. Ho poi letto le parole di Toldo che sottolineava come gli sembri strano parlare di salvezza per la Fiorentina e come sia basilare non prendere in giro i tifosi.

Belle parole di tutti che spero vengano assorbite dai nostri attuali calciatori e che possano smuovere in loro quel briciolo di orgoglio che non riesco purtroppo a vedere del tutto.

La Signora in viola