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CAUSE ED EFFETTI

di Andrea Giannattasio

Quello che sta iniziando tra la Fiorentina ed il suo allenatore non è un vero e proprio braccio di ferro. Né tantomeno un logoramento mentale sui punti di vista. Il mal di stomaco però che Paulo Sousa ha palesato nel corso delle ultime conferenze è un dato di fatto ed è stato un esplicito riferimento alla proprietà, invitata coi giusti termini a provare a mettere in piedi qualcosa in fretta in sede di mercato. Detto fatto. Perché con l’infortunio di Badelj (che potrebbe restare fuori oltre un mese, ma oggi ne sapremo di più), la Fiorentina ha bloccato a tempo di record Tino Costa del Genoa, mediano di qualità ed esperienza che nel suo palmarès personale di recente ha accumulato però più infortuni che reti. Una scelta, quella del centrocampista argentino, sposata a pieno da Sousa e che potrebbe garantire un’alternativa in più in mezzo al campo già dalla giornata di domani, quando è atteso il comunicato ufficiale del suo ingaggio in prestito secco per sei mesi.

Adesso però tutte le energie della Fiorentina si concentreranno sulla difesa, dove la coperta - storicamente corta sin da settembre - è diventata all’improvviso risicata a pochi giorni dalla sfida di San Siro contro il Milan. Tra domani e mercoledì il dg Rogg ma soprattutto il responsabile del mercato estero Pereira attendono una risposta definitiva dal Benfica per Lisandro Lopez, ormai deciso ad accettare l’offerta dei viola. Per far sì che il gioco degli incastri possa funzionare, il club di Rui Costa però dovrà prima ufficializzare l’acquisto di Zambrano, il centrale deputato a sostituire Lisandro con la maglia lusitana ma ancora bloccato dall’Eintracht. L’effetto domino, in questo caso, potrà allora avere inizio. E farà forse sparire definitivamente dal volto di Sousa qualche fastidio di troppo.


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