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CECCHINO CERCASI

di Luciana Magistrato

Meglio una vittoria giocando male o un ko raccogliendo grandi complimenti? Certo è che la Fiorentina vista in questa prima parte di campionato sembra optare per la seconda soluzione, almeno in trasferta (anche se - va riconosciuto - in casa di squadre forti), sicura che solo con il bel gioco arrivino anche i risultati. A costo di perdere punti e posizioni evidentemente, vista la giovane età e i margini di crescita. Tutto corretto, ma l'età sta diventando un alibi pericoloso che forse nasconde l'evidenza della mancanza di un cecchino. Il Milan si riprende nel momento in cui segna Higuain, la Juve ha il suo Ronaldo (e mille altre alternative in attacco), l'Inter è tornata a vincere grazie ad Icardi ma anche una squadra di fascia media come il Genoa - pur perdendo ieri- ha trovato in Piatek (già 9 gol) un bomber infallibile...

E la Fiorentina? Con Simeone spesso e volentieri più utile alla manovra che a se stesso, Chiesa costretto a fare il cavallo pazzo della situazione facendo grosse galoppate da applausi ma sprecando anche energie per correre da destra a sinistra senza poi trovare la porta (se ci accontentiamo, daremmo ragione ad Allegri con la sua frase fuori luogo a Bernardeschi) e Pjaca ancora lontano da quel giocatore in grado di apportare quei gol che mancavano la scorsa stagione, chi deve segnare?

Se poi il centrocampo non aiuta (nonostante la cooperativa del gol), con Veretout bloccato dietro e le alternative non più in grande spolvero (Benassi, complice la botta domenica scorsa, sembra il lontano parente di quello visto all'inizio della stagione, Gerson sta mettendo in mostra i limiti di continuità, Edimilson alla fine ha fatto meglio da regista che da mezzala), allora il piatto piange, almeno in trasferta dove serve un giocatore in grado di sfruttare la minima occasione, al netto delle decisioni arbitrali. La speranza è che Simeone, distratto forse anche dalla Nazionale e dal fatto di non avere competitor nel ruolo comunque vada, torni a segnare con continuità (migliorandosi così rispetto alla scorsa stagione) o che Pioli individui soluzioni senza centravanti più proficue, in attesa che Vlahovic possa essere il centravanti di scorta in tutti i sensi e impensierire così l'argentino.