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CENE, KARAOKE E MELTING-POT: TUTTI I SEGRETI DELLA PRIMAVERA SENZA STRUTTURE

di Andrea Giannattasio

La quarta finale nel giro di due anni e mezzo. La terza della gestione Emiliano Bigica, che da quando è diventato allenatore della Fiorentina Primavera ha raggiunto tutti gli ultimi atti delle competizioni alle quali la sua squadra ha partecipato. E' un momento magico per i baby viola, che grazie al successo per 2-1 di ieri sull'Inter hanno esorcizzato in via definitiva la bestia nera Inter (quarto successo su altrettanti confronti quest'anno contro la formazione di Madonna, dopo il tris di finali perse dal 2016 a oggi) e si propongono di essere anche in questa stagione una delle sorprese di tutto il panorama giovanile italiano. 

Fare i nomi di quelli che tra i giovani è già pronto per il salto di qualità in prima squadra sarebbe ingeneroso, visto che la vera arma in più che ha portato la Fiorentina in questi anni a sfiorare ogni anno la vittoria di almeno un trofeo è stato senza dubbio lo spirito di gruppo: dai karaoke in ritiro fino alle battaglie su Fortnite, passando per le frequenti cene di squadra alla presenza dello staff tecnico al completo. Tutti questi elementi sono stati decisivi per cementare un collettivo mai così multiculturale (in rosa sono presenti ben tredici nazionalità diverse, un'autentica babele linguistica) che a oltre metà stagione ha già ottenuto il pass per la finale di Coppa Italia ed è seconda in classifica in campionato a -4 dall'Atalanta.

Il tutto, è bene ricordarlo, senza il fondamentale sussidio di strutture di proprietà. Senza cioè Trigoria, Formello, la Pinetina o anche semplicemente uno stadio rinnovato come quello del Filadelfia a Torino. I campi del Bozzi, del Poggioloni alle Caldine e della Trave a Firenze - dove si allenano dalla Primavera ai Pulcini - sono infatti impianti che la Fiorentina da anni prende in gestione, in attesa che venga finalmente realizzata la Cantera Viola che nelle mire della società sarà in grado di ospitare gli allenamenti e le partite di tutto il vivaio maschile e femminile (a fine mese dovrebbe arrivare l'ufficialità dell'acquisto di una serie di terreni nel Comune di Campi Bisenzio).

La testa della Fiorentina adesso è già al Torneo di Viareggio, dove i viola partiranno come sempre tra i favoriti al successo finale, nella speranza di vendicare il ko dell'anno scorso in finale e di regalare al dg Pantaleo Corvino (che tanto assieme a Freitas si è impegnato per rinnovare il gruppo di Bigica) il suo 13° titolo a livello giovanile, il 5° della sua gestione in riva all'Arno. Nella speranza che oltre a inserire nuovi trofei in bacheca, il club di viale Fanti possa essere sempre più noto per aver tirato fuori dal proprio vivaio giocatori come Chiesa e Bernardeschi piuttosto che per aver scartato in maniera decisamente troppo avventata gli Zaniolo di turno.