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CENTRO SPORTIVO, Il riassunto in numeri

di Luciana Magistrato

Paesaggio, rispetto (anche di genere) e valorizzazione ambientale sono le tre parole chiave per il nuovo centro sportivo, che si ispira al centro sportivo del Tottenham ma che va oltre vista la realtà paesaggistica appunto in cui si cala. Il nuovo centro sportivo della Fiorentina non ha ancora un nome e deve essere ancora definito ma le idee sono ben chiare perché oltre il 90 per cento dell'area dei 25 ettari rimarrà a verde e sarà prevista anche la piantumazione di oltre mille alberi (che si uniranno ai circa 500 già esistenti). Non sarà dunque un "campificio" con un campo per ogni ettaro (come accade negli altri centri sportivi italiani anche di recente costruzione) ma un parco, come più volte ha sottolineato l'architetto Casamonti, con un percorso di 2.800 metri. Prevista la foresteria di circa 100 camere. I parcheggi in dotazione saranno di 409 posti più 7 bus ma l'intenzione è di far usare la tramvia e la pista ciclabile (prevista sia verso Firenze che fino a Pontassieve). Un altro punto fermo è la parità di genere cui si ispira, visto che in Italia giocatori e giocatrici difficilmente coabitano nello stesso centro sportivo e sono messi nelle stesse condizioni psicofisiche. Così accadrà anche per le squadre giovanili, che disputano campionati nazionali (i più piccoli si alleneranno al centro sportivo Davide Astori che, a differenza del Franchi quando sarà pronto il nuovo stadio, resterà alla Fiorentina). In totale dunque saranno 10 campi in un'area di ben 25 ettari con una parte che resterà agricola, con ulivi, magnolie e alberi da frutto. Di questi campi due saranno con tribune rispettivamente di 4.500 e 2500 posti. Dal punto di vista dell'immagine architettonica gli edifici sono caratterizzati dal profilo basso, nessun palazzone per intenderci mentre alcuni padiglioni saranno interrati. Il fiore all'occhiello una collinetta artificiale da cui si possono anche guardare i campi, per eventi e quant'altro. I materiali utilizzati saranno il più possibile naturali e di minor ingombro possibile. Minimo l'uso delle luci, solo per i campi delle giovanili, con uso di pannelli fotovoltaici poco invadenti (per richiesta della Sovrintendenza) e riciclo dell'acqua per ridurre i consumi energetici. L'iter è dunque partito e il progetto (per ora non definitivo) terrà conto anche delle osservazioni di cittadini e enti. I successivi passaggi saranno la conferenza paesaggistica con Regione E Sovrintendenza (già sentite comunque) è l'esame della commissione consiliare, fino all'approvazione definitiva del progetto dal Consiglio Comunale. Il termine è a settembre 2020 quando si darà il permesso di costruire ma Rocco Commisso spera si faccia ancora prima per potersi allenare nel nuovo centro sportivo all'inizio della stagione 2021-2022.