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CERCASI ATTACCAMENTO ALLA MAGLIA

di Paolo Bocchi

Siamo ai titoli di coda. Ieri, in attesa dell'ultima, inutile, trasferta sul campo del già retrocesso Brescia, la Fiorentina si è congedata dal proprio pubblico. Un congedo che è stato un po' lo specchio di questa stagione: triste ed anonimo. Anche le condizioni meteorologiche ci hanno messo del loro, come a voler ribadire che sul futuro della Fiorentina sono le nubi che prevalgono sul sereno, e che c'era ben poco da festeggiare.

Di fronte a pochissimi spettatori, probabilmente il numero più basso per una gara di campionato visto a Firenze da tempi immemorabili, molti giocatori della rosa attuale, che probabilmente il prossimo anno non ci saranno più, hanno avuto l'occasione di salutare i tifosi. Occasione sfruttata da Donadel ad esempio (Leggi qui), e da Santana prima del suo ingresso in campo.

Occasione persa invece soprattutto da capitan Montolivo. Il centrocampista viola, con tutta probabilità al passo d'addio con quello che è stato il suo pubblico ed il suo stadio per sei stagioni, dopo una prestazione apatica ha pensato bene di prendere direttamente la strada degli spogliatoi. Niente saluto dunque, niente scuse ai tifosi, come rappresentante della squadra, dopo una stagione così avara di soddisfazioni.

Sempre nella giornata di ieri abbiamo avuto la dimostrazione di cosa sia l'attaccamento alla maglia dopo il fischio finale di Sampdoria-Palermo, quando, con la sua squadra ormai retrocessa, il capitano blucerchiato Angelo Palombo ha percorso il campo in lacrime, capo chino e mani conserte verso i tifosi. Si è scusato con il suo pubblico Palombo, consapevole dell'enorme dolore provocato alla sua gente da un campionato disastroso. Ed i fischi sono diventati applausi commossi.

Certo, la Fiorentina non è retrocessa, e ci mancherebbe pure, però i pochi eroici fedelissimi che ieri hanno sfidato un tempo infame per salutare la squadra si sarebbero meritati sicuramente qualche segno di affetto dal loro capitano: un saluto, un applauso. Invece niente di tutto questo è successo. In tempi che si preannunciano di profondo rinnovamento della rosa, ci permettiamo di far presente una componente importante: cercasi attaccamento alla maglia. E magari, finalmente, speriamo di riuscire a rivedere un fiorentino in maglia viola

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